Sottomarino Titan, dati trovati nei pezzi recuperati: ecco perché sono prove «vitali» per le indagini

Parti della componentistica del sottomarino sono state ritrovate dagli investigatori

Sottomarino Titan, ritrovati i pezzi del mezzo navale. Il capitano della marina: «Ritrovamenti vitali per riscostruire la tragedia»
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Giovedì 29 Giugno 2023, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 19:41

La Guardia Costiera statunitense ha annunciato il ritrovamento di «presunti resti umani» nel relitto del sommergibile Titan. Inoltre, sono «risalite a galla» parti appartenenti al sottomarino nelle ultime ore. C'è il «muso» del sottomarino e un grande pannello che sembra provenire dalla sua estremità di coda, oltre l'antenna posta in alto.

Il ritrovamento

Tra i pezzi recuperati, gli ufficiali della Guardia Costiera hanno detto di aver scoperto quelli che ritengono essere resti umani, che saranno ora trasportati a bordo di una nave verso un porto degli Stati Uniti dove saranno sottoposti a test e analisi. Le scoperte hanno sorpreso gli esperti che sospettavano che il Titan fosse stato completamente distrutto quando ha subito una «implosione catastrofica» durante il viaggio verso il relitto del Titanic, uccidendo tutti e cinque i passeggeri a bordo: il miliardario britannico Hamish Harding, l'esploratore francese Paul-Henri Nargeolet, l'amministratore delegato di OceanGate Stockton Rush e i coniugi Shahzada e Suleman Dawood 

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Le indagini

«Sono grato per il supporto coordinato a livello internazionale e interagenzie per il recupero e la conservazione di queste prove vitali a distanze e profondità estreme», ha dichiarato in un comunicato il capitano della Marine Board of Investigation (MBI) Jason Neubauer sottolineando che «le prove forniranno agli investigatori di diverse giurisdizioni internazionali informazioni fondamentali sulle cause di questa tragedia», ha aggiunto.

 

Ma Neubauer ha osservato che c'è ancora una «notevole quantità di lavoro» da fare per capire cosa è successo al sottomarino Titan e per «aiutare a garantire che una tragedia simile non si ripeta».

L'MBI continuerà a raccogliere prove e a interrogare i testimoni per organizzare un'udienza pubblica sull'incidente, mentre la Pelagic Research Services - il cui veicolo operativo remoto ha scoperto i campi di detriti - ha dichiarato che il suo team è «ancora in missione.
«Sono 10 giorni che lavoriamo 24 ore su 24 per questa operazione e sono ansiosi di portare a termine la missione e tornare dai loro cari», ha dichiarato la società in un comunicato.

 

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