Un gruppo di sopravvissuti al pogrom antisemita del 7 ottobre ha fatto causa allo Stato israeliano: i massacri dei terroristi islamici nei kibbutz e al rave musicale Supernova potevano essere in gran parte evitati se solo il servizio di intelligence non avesse fatto acqua da tutte le parti. Secondo il giornale "Jerusalem Post" si tratta della più grande richiesta di risarcimento danni mai presentata in Israele contro lo Stato e le sue agenzie di sicurezza per negligenza e disattenzione.
Il giorno di Capodanno 42 sopravvissuti hanno depositato una richiesta di risarcimento danni contro il servizio di intelligence interna Shin Bet, l'esercito, la polizia e il ministero della Difesa.
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Nell'atto di citazione accusano lo Stato di “negligenza” e “negligenza grave” prima dell'attacco di Hamas del 7 ottobre. Viene ricordato che in quelle ore cruciali non sono stati lanciati appelli a non organizzare il rave party avvertendo di un pericolo imminente, così come non vi erano militari in grado di difendere i civili nei kibbutz vicini alla Striscia di Gaza nelle ore successive. Se vi fossero stati avvertimenti ci sarebbero state molte meno vittime e «sarebbero state impedite ferite fisiche e psicologiche di centinaia di ragazzi». Oltre alla perdita di guadagni e alle spese mediche i querelanti hanno rivendicato dolore e sofferenza, perdita di godimento della vita e perdita di guadagni futuri.
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