Zelensky ingannato dal soldato spagnolo, così ha truffato migliaia di euro con false donazioni

"Assicurava di aver prestato servizio quasi dieci anni nella Legione spagnola, ma io sono un legionario e non conoscevo nessuno lì", racconta un combattente volontario nell'esercito

Zelensky ingannato dall'ex legionario spagnolo, così ha truffato migliaia di euro con false donazioni
di Alessandro Rosi
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Giovedì 20 Aprile 2023, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 16:37

«Un imbroglione». È il soldato spagnolo che ha ingannato Zelensky. Si chiama Juan Carmona. Ed è diventato famoso dopo un "selfie" in ospedale con il presidente ucraino. Da lì l'apparizione nel programma televisivo Cuatro "Tutto è una bugia" di Risto mejide. Ora, secondo le informazioni pubblicate dal quotidiano "El Español" e quanto pubblicato su Twitter dai suoi colleghi, avrebbe inventato la sua storia. Ma non solo. Avrebbe anche ingannato centinaia di persone. Come? Ricevendo migliaia di euro attraverso donazioni per portare aiuti in Ucraina. Che, però, non sarebbero mai arrivati.

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Chi è 

L'uomo, noto come Juan El Legionario, si era reso famoso per le sue presunte imprese come comandante in prima linea dell'esercito ucraino.

Poi era stato ferito al fronte.

Le donazioni sparite

"Juan El Legionario", questo il soprannome, ha esagerato la sua carriera nell'esercito. Ma anche la sua partecipazione come volontario straniero alla guerra in Ucraina. Ci sarebbe poi dell'altro. Ovvero le lamentele da parte di donatori di fondi per l'acquisto di materiale per le unità militari, che in realtà non sono mai arrivate a destinazione. Il soldato è diventato anche noto per aver tenuto workshop e conferenze sostenute da organizzazioni che sostengono l'Ucraina in Spagna.

La sorpresa

Tra queste organizzazioni, il cluster "SOS Ucraina", che ha organizzato due conferenze in Navarra all'interno della "settimana per l'Ucraina". Una di queste conferenze era per gli studenti dell'Università di Navarra. E la seconda delle conferenze è stata per il grande pubblico al Nuovo Casinò di Pamplona. Cadena SER ha contattato Lili Sishovska, presidente di "Wings of Ukraine", una delle organizzazioni che compongono il cluster. Sishovska ha ricevuto la notizia da Cadena SER, ed è rimasta così sorpresa che si è rifiutata di crederci: "Sorpresa, ma beh, come dimostra la pratica, fino a quando non sarà condannato in tribunale, poi vedremo cosa succede".

La richiesta

Sishovska racconta come hanno incontrato il soldato e perché hanno deciso di contattarlo: "Attraverso la stampa ucraina, e poi le notizie in TV. Conoscevamo anche il ragazzo perché seguivamo Zelensky. Abbiamo saputo che stava tornando in Spagna e abbiamo voluto offrire il punto di vista di uno spagnolo che era in guerra". La domanda, dopo aver appreso delle lamentele di alcuni dei donatori in buona fede, è se aveva chieso qualche compenso economico. "Niente, niente - risponde -. Gli abbiamo offerto di stare in un albergo, ma lui non ha voluto accettare niente perché non ha speso soldi. Ha tenuto due conferenze e di notte è partito. Quindi in nessun momento ha chiesto denaro per i suoi servizi o per qualsiasi altra cosa".

I sospetti

"Quello che ha pubblicato nei suoi profili non quadrava del tutto, le storie che raccontava e soprattutto la sua carriera militare in Spagna: assicurava di aver prestato servizio quasi dieci anni nella Legione spagnola , ma io sono un legionario e non conoscevo nessuno lì", racconta Willy, uno spagnolo e combattente volontario nell'esercito. "Gli ho parlato in rete perché la cosa del 4x4 e alcune altre cose che gli avevo visto pubblicare mi avevano un odore strano". Poi il presunto inganno. "Gli abbiamo fatto bonifici per 2.500 euro - spiega una coppia che vive in Spagna -, e con lui abbiamo speso altri 1.000 euro , circa, per comprare l'attrezzatura e pagargli il viaggio", aggiungono. Ai 3.500 euro – che EL ESPAÑOL ha potuto verificare di aver ricevuto guardando gli estratti dei bonifici – si potrebbero aggiungere centinaia di donazioni di altre persone in base ai commenti che gli hanno scritto sul suo Instagram: “Hai già i miei 50 euro per te causa" o "Ecco altri 200 euro". Tutto, però, caduto nel vuoto.

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