Un caccia Sukhoi-27 è stato fatto decollare a seguito dell'avvicinamento di un drone da ricognizione Usa al confine russo. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, precisando che la procedura è stata attivata quando i radar sul Mar Nero hanno rilevato un bersaglio aereo in avvicinamento al confine di Stato della Federazione Russa. L'equipaggio del caccia russo «ha identificato il bersaglio aereo come un drone da ricognizione Rq-4B dell'aeronautica americana», si legge nella nota, secondo la quale «mentre il caccia russo si avvicinava, il drone da ricognizione straniero ha fatto un'inversione a U dal confine di Stato della Federazione Russa».
A #Russian Su-27 fighter intercepts a US RQ-4B drone over the Black Sea. pic.twitter.com/bz28seDPIK
— NOW (@JamilyKhabir) October 15, 2023
IL CACCIA
Il Sukhoi Su-27 (nome in codice NATO Flanker) è un caccia intercettore supersonico di quarta generazione, di fabbricazione sovietica, sviluppato dall'ufficio tecnico Sukhoi a cavallo tra gli anni '70 ed '80 ed entrato in servizio presso le forze aeree sovietiche nel 1984.
Da considerarsi la risposta sovietica allo statunitense F-15 Eagle, il Su-27 ha ricevuto il battesimo del fuoco nel corso della Prima Guerra Cecena. Costantemente aggiornato nel corso della sua vita operativa, ha ricevuto numerose migliorie ed aggiornamenti che sono culminati nella versione Su-27SM3, entrata in servizio nelle VKS nel 2011, equipaggiata con radar AESA e propulsori del Su-35S,[6] velivolo di generazione 4++ basato sul Su-27 stesso. L'eccellente profilo aerodinamico del Su-27 ha ispirato numerosi progetti del bureau Sukhoi quali il caccia multiruolo Su-30 o il cacciabombardiere pesante Su-34.