Putin, attacco finale ad Avdiivka: truppe ucraine accerchiate. I russi: «Bandiere nel centro della città»

Si tratta della porta di accesso a Donetsk, la capitale regionale ucraina annessa dalla Russia dal 2022 e prima ancora dall’autoproclamata Repubblica Popolare di Doneck, di cui è stata capitale dal 2014

L'allarme Usa: la Russia presto potrebbe prendersi Avdiivka. Ecco perché è una città strategica per le sorti della guerra
3 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Febbraio 2024, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:57

Sono in corso a Avdiivka, nel Donetsk, violenti combattimenti e la città chiave dell’Ucraina orientale potrebbe cadere da un momento all'altro. Ad annunciare il nuovo assalto è stato il generale che guida l’esercito ucraino nell’est del Paese, dove le truppe russe stanno da giorni accerchiando quasi completamente le forze ucraine: «All’interno della città si stanno svolgendo feroci battaglie», ha scritto sui social media Oleksandr Tarnavskiy. E ancora: «Le nostre truppe stanno utilizzando tutte le forze e i mezzi disponibili per frenare il nemico. Nuove posizioni sono state preparate e potenti fortificazioni sono in corso di preparazione, tenendo conto di tutti gli scenari possibili». I canali Telegram russi, citando fonti che si trovano in prima linea, parlano però di diverse postazioni fortificate ucraine già cadute e almeno 7mila militari di Kiev circondati.

Alexei Navalny in un video il giorno prima di morire. Le battute al giudice: «Le do il numero del mio conto»

L'annuncio delle truppe russe

Le forze armate del Cremlino hanno issato le bandiere russe nel centro di Avdiivka, città dell'est dell'Ucraina presa d'assalto dall'esercito di Putin e che, secondo le indicazioni del presidente, dovrà essere conquistata prima delle elezioni presidenziali di marzo.

Lo riferisce il sito russo Mash, vicino ai servizi segreti del Paese. Le bandiere bianco-rosso-blu sono state piazzate sul monumento ai caduti nel sito della fossa comune dei soldati sovietici del Fronte Sud uccisi in combattimento nel 1943.

@ilmessaggero.it ll dissidente russo Alexei Navalny è morto nella colonia penale a regime speciale di Kharp, nella regione artica di Yamalo Nenets, dove era rinchiuso. Lo ha riferito l'agenzia Tass, secondo cui il dissidente ha avvertito un malore dopo una passeggiata. Le reazioni dei Paesi Nato ed europei non si sono fatte attendere, l'avvocato sta volando nella colonia penale. Ma chi era Navalny? #ilmessaggero #navalny #morto #russia #dissidente #putin #geopolitics #tiktoknews ♬ Suspenseful and tense orchestra(1318015) - SoLaTiDo

L'assalto alla città

L’assalto è iniziato il 13 febbraio, con Mosca che ha colpito il centro logistico e di addestramento dell’esercito ucraino a Selidovo, 30 chilometri a ovest del fronte di Avdiivka, che è il vero obiettivo: si tratta di una piazzaforte costituita da un ampio sistema di fortificazioni dove gli ucraini hanno concentrato rinforzi, inclusa la Terza Brigata d’Assalto Indipendente Azov. Gli Stati Uniti non nascondono la preoccupazione per questa svolta tattica: «Avdiivka rischia di cadere sotto il controllo russo», ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, citando la carenza di munizioni dell’Ucraina e sottolineando che le truppe russe hanno guadagnato.

Perché è strategica

La città – quasi completamente distrutta – è strategica perché è una porta d’accesso a Donetsk, la capitale regionale ucraina annessa dalla Russia dal 2022 e prima ancora dall’autoproclamata Repubblica Popolare di Doneck, di cui è stata capitale dal 2014. Nel briefing di giovedì a Washington, Kirby ha detto che Avdiivka potrebbe cadere «perché le forze ucraine sul terreno stanno esaurendo le munizioni di artiglieria». Intanto il Senato degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto di aiuti esteri da 95 miliardi di dollari – di cui 60 miliardi per l’Ucraina – dopo mesi di dispute politiche, ma deve affrontare una dura battaglia alla Camera. Il segretario generale della Nato, Jen Stoltenberg, ha avvertito giovedì che la mancata approvazione da parte degli Stati Uniti dell’assistenza militare all’Ucraina sta già avendo un impatto sul campo di battaglia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA