Think tank, fondazioni, centri culturali finanziati o anche solo promossi dal governo. Lo scandalo-mazzette che ha scosso l'Europarlamento ha squarciato il velo sul network del regno di Mohammed VI a Bruxelles. Da una parte il filo che secondo il giudice istruttore belga Michel Claise unisce i Servizi marocchini all'«organizzazione fraudolenta» di cui era «anima» Antonio Panzeri insieme a Francesco Giorgi e all'ambasciatore marocchino in Polonia, il gigante Abderrahim Atmoun. Dall'altra l'attività di lobbying - legale, sulla carta - del governo di Rabat a due passi dal Parlamento europeo. Due mondi distinti, certo. Anche se il confine in passato si è dimostrato labile. Non è un caso se una delle scintille della maxi-indagine dei Servizi segreti belgi sia stata scoccata da una dritta degli 007 emiratini su un anonimo centro studi del Marocco a Bruxelles frequentato da Atmoun. E sospettato di operare come centrale di spionaggio.
Il caso Qatar/ Se le carriere in Europa non sono legate ai risultati
LA RETE
Ora che la lente si è stretta sulla rete marocchina nella capitale belga, riaffiorano dubbi e polemiche.
LA DENUNCIA
Quando tre membri del board, Pargneux, Ries e Ramona Manescu (ex ministra degli Esteri della Romania), firmarono un emendamento per annacquare una previsione che chiedeva di tracciare i prodotti provenienti dal Sahara Occidentale, regione occupata dal governo marocchino e non riconosciuta dall'Onu, da anni contesa con il Fronte Polisario. Un vero pallino per l'intelligence e la diplomazia di Rabat, attivissima negli anni a reclutare politici europei per screditare il Fronte, a leggere le missive segrete sull' ingaggio di Panzeri pubblicate online. Nel 2018 furono i Verdi, capitanati dal leader Philippe Lamberts, a chiedere all'Europarlamento di verificare se non fosse stato violato il codice di condotta dei deputati europei. E perché la fondazione filo-marocchina non fosse iscritta nel registro belga delle società di lobbying. Richieste rimaste dormienti, come la fondazione da cui in tanti oggi - è il caso di Ries e Pargneaux - prendono le distanze.