Almeno 4 mila agenti della “Joint Terrorism Task”, la squadra che unisce esperti dei vari enti federali della sicurezza, sono impegnati nella caccia all’uomo, che sembra concentrarsi nella Florida. Numerosi esponenti politici hanno mandato appelli alla popolazione perché collabori e avverta le autorità in caso di persone o avvenimenti sospetti. Donald Trump pure è intervenuto durante un comizio, nella sera di mercoledì, per invitare la gente a esercitare un maggior senso civico. Il presidente ha assunto toni calmi e moderati, ma ha buttato la colpa dell’acredine che divide il Paese sui media, senza fare un esame di coscienza e ricordare quanto lui stesso con i suoi toni surriscaldati e i suoi attacchi ad-personam, abbia contribuito ad approfondire la frattura.
Anzi, già poche ore dopo, i toni moderati erano stati dimenticati e di nuovo il presidente aveva ricominciato a twittare contro i media, accusandoli di scrivere “articoli deliberatamente falsi e inaccurati”. L’accusa ha indignato uno dei destinatari delle bombe, l’ex capo della Cia John Brennan, un conservatore che ultimamente ha assunto posizioni critiche contro Trump, e che lo ha rimproverato: “Che la smetta di dare la colpa agli altri. Su guardi allo specchio....Si dia una regolata e cerchi di comportarsi come un presidente, gli americani meritano di meglio!”
Pronta la reazione della portavoce della Casa Bianca, Sara Huckabee Sanders, che ha sostenuto che dare la colpa delle bombe a Trump è ingiusto come sarebbe stato ingiusto dare a Bernie Sanders, il senatore democratico-socialista, la colpa della sparatoria che nell’estate del 2017 un suo sostenitore aveva compiuto contro un gruppo di parlamentari repubblicani, ferendo gravemente il deputato della Louisiana Steve Scalise. Esponenti dell’estrema destra del partito, anzi, avanzano e spingono sui social l’ipotesi che le bombe siano un caso di “false flag”, cioé un atto degli stessi democratici per riscuotere simpatie presso il pubblico a due settimane dalle elezioni di mid-term, quando si rielegge la Camera e un terzo del Senato.
Tutti i destinatari delle bombe sono individui che hanno criticato Trump e dei quali il presidente ha parlato con toni di pesante polemica. Il primo a ricevere un pacco-bomba è stato il miliardario filantropo George Soros, noto per le sue iniziative filo-democratiche, poi sono venute quelle contro Bill e Hillary Clinton e per Barack Obama, per l’ex ministro della Giustizia Eric Holder, per la deputata della California Maxine Waters, per l’ex capo della Cia John Brennan presso la Cnn, l’ex vicepresidente Joe Biden e l’attore Robert De Niro. Tutti i pacchi bomba portavano un falso mittente, l’indirizzo della deputata democratica della Florida, Debbie Wasserman Schultz.
In tutto il Paese il servizio postale ha aumentato al massimo i controlli nel timore, espresso dalle autorità, che ci possano essere altri pacchi in viaggio. Due delle bombe però sono state consegnate di persona, quella a George Soroso e alla Cnn, e le indagini qui si concentrano su tutte le videocamere di controllo esistenti nelle zone interessate.
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