Sono sempre più i giornalisti che vengono sequestrati dai russi. L'ultimo in ordine cronologico è Oleksandr Hunko, 69 anni, scrittore e redattore di Nova Kakhovka Citi: è stato prelevato dai soldati russi lo scorso 3 aprile, poco dopo aver pubblicato un articolo e un video sulla brutalità usata dai militari sui civili a Karkhova a circa 250 chilometri da Mariupol.
Il rapimento lo scorso 3 aprile
La figlia di Hunko ha riferito che il 3 aprile scorso i russi hanno effettuato una perquisizione del loro appartamento, e poi hanno portato via suo padre con la forza.
Il caso di Oleh Baturin
Il 12 marzo era stato sequestrato anche un altro giornalista, Oleh Baturin, anche lui poco dopo aver pubblicato informazioni sui piani russi per cercare di orchestrare un cosiddetto "referendum" al fine di formare una pseudo "repubblica popolare". Baturin è stato anche torturato e rilasciato otto giorni dopo.
Gli altri rapimenti
I russi avevano già sequestrato nella zona un altro attivista civico di Nova Kakhovka, Serhiy Tsyhipa, e lo avevano torturato. Il numero di funzionari pubblici, attivisti civici e giornalisti sequestrati dai russi è in continuo aumento. Attualmente, due giornalisti - Iryna Dubchenko di Rozivka nella zona di Zaporizhzhia e il giornalista di UNIAN, Dmytro Khyliuk sono ancora tenuti prigionieri, mentre un terzo, Kostiantyn Ryzhenko, è stato costretto a nascondersi dopo che i russi erano andati a cercarlo.