Famosissima e stimata in tutto il Canada, Lisa LaFlamme è stata per 12 anni la conduttrice del principale telegiornale della CTV, il più grande network televisivo canadese privato. Ma di colpo il suo contratto è stato rescisso, e il Canada è precipitato in uno dei dibattiti più arroventati che abbiano mai circondato il suo mondo giornalistico. È forte il sospetto che Lisa abbia perso il suo posto alla guida del CTV National News perché aveva smesso di tingersi i capelli: «Chi ha approvato la decisione di lasciare che i capelli di Lisa diventino grigi?» è stato il commento che il neo-nominato direttore del telegiornale, Michael Melling, aveva posto appena entrato in servizio.
IL COMMENTO
La sua reazione era stata sentita da tutti i dipendenti presenti durante la registrazione delle news, ed era stata accompagnata qualche settimana più tardi da una nuova lamentela, quando Melling aveva fatto notare che sotto le luci dirette dello studio, i capelli argentati di Lisa assumevano una «spiacevole tonalità violetto».
Lisa LaFlamme dropped as Canada TV anchor after going grey https://t.co/1FA6LhJj6C
— The Guardian (@guardian) August 19, 2022
«Sono scioccata e rattristata - ha detto Lisa, che di recente ha vinto il premio come miglior conduttore di notizie ai Canadian Screen Awards - A 58 anni, pensavo ancora che avrei avuto molto tempo per raccontare storie che hanno un impatto sulla nostra vita quotidiana». Peraltro la decisione di lasciare crescere la chioma senza più tingerla era stata applaudita dal pubblico. Lisa aveva spiegato le sue ragioni nel corso di una trasmissione di fine anno, in cui aveva raccontato che durante la pandemia non era potuta andare dalla parrucchiera e doveva continuamente ritoccare le radici: «Alla fine ho detto: Perché preoccuparsi dell'età? Sto diventando grigia. Onestamente, se avessi saputo che poteva essere così liberatorio, l'avrei fatto molto prima». Vari testimoni aggiungono che, comunque, fra Lisa LaFlamme e il nuovo direttore del telegiornale c'era un rapporto difficile. I capelli grigi possono essere stata una scusa, anche se alquanto infelice e in odore di discriminazione sessista e di età.
LO SCONTRO
Il nuovo direttore è entrato in rotta di collisione con la giornalista sulle spese per la copertura di storie internazionali. Ad esempio, non voleva mandare una troupe a Londra per il Giubileo di platino della regina, ma LaFlamme ha protestato: «La regina Elisabetta è anche regina del Canada!». Un altro scontro c'è stato sull'invio di una troupe in Ucraina, quando LaFlamme, che prima di diventare conduttrice è stata inviata e ha coperto guerre, rivolte e catastrofi, ha insistito che venisse prenotata anche una camera nella confinante Polonia, nel caso la troupe avesse dovuto abbandonare l'Ucraina in fretta. Sia CTV che Melling hanno sostenuto che la rottura con LaFlamme è solo dovuta a «decisioni aziendali», e sono pronti a offrire alla ex conduttrice altre forme di collaborazione. Intanto, però, la Bell Media, la società madre di CTV, ha annunciato l'apertura di un'indagine indipendente sulle accuse di discriminazione.