Secondo Pechino la Nato è un mezzo per cercare l'egemonia. Per gli Stati Uniti e i suoi alleati l'area del Pacifico occidentale è invece entrata nelle mire espansionistiche della Cina. Il risultato è una tensione crescente che vede il ritorno di un clima da guerra fredda tra l'Occidente da una parte e la Russia e la Cina dall'altra. Pechino, ha riportato il Daily Express, è schierata con Mosca quando questa rivendica l'obiettivo di fermare la Nato nelle regioni orientali, mentre Biden prepara la sua visita in Corea del Sud e Giappone, dal 20 al 24 maggio, per rafforzare i legami con i suoi alleati. Entrambi gli schieramenti sanno che ormai anche lì, nel Pacifico, ci si contende la leadership mondiale.
Le maxi manovre della Cina nel Pacifico
In questo clima la Cina ha avviato il suo ciclo di maxi manovre militari nel Pacifico occidentale, impegnando una formazione di unità navali d'attacco con la prima portaerei del Paese, Liaoning, e altre sette navi.
Le preoccupazioni di Pechino
La reazione è il segnale di una diffidenza crescente percepita dalla Cina nei suoi confronti dopo l'aggressione della Russia all'Ucraina che non ha mai condannato. E anche per questo Pechino è finita nelle critiche della ministra di Londra, che Wang ha respinto. Altra preoccupazione, vista da Pechino, è la visita del presidente Usa Joe Biden in Corea del Sud e Giappone, dal 20 al 24 maggio, per promuovere un «Indo-Pacifico libero e aperto» e rafforzare i legami con i suoi due alleati asiatici. A Tokyo, ci sarà il vertice Quad, la partnership sulla sicurezza a guida americana con Australia, India e Giappone. L'incontro potrebbe dare a Biden l'occasione di ribadire con i partner la risposta alla guerra russa in Ucraina, all'assertività della Cina e alle ambizioni nucleari e missilistiche della Corea del Nord. «Il meccanismo Quad va contro la tendenza dei tempi ed è destinato a essere sgradito», ha osservato sul punto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, criticando duramente la natura stessa della prima missione in Asia di Biden.