«Non volevo ferire nessuno». Così Julia Wandelt, la 22enne polacca che pensava di essere Madeleine McCann per l'incredibile somiglianza con la bimba inglese sparita nel 2007, ha chiesto scusa sui social. Dopo essere già stata smentita un anno fa dal test del dna, la giovane si è resa protagonista di un altro inquietante capitolo del giallo di Maddie, la bambina di nemmeno 4 anni scomparsa nel nulla mentre era in vacanza con i genitori in Portogallo. Julia è polacca, di origini lituane e romene, e qualcuno racconta che sulla sua testa sia stata messa una taglia di 30 mila euro come ricompensa.
Credeva di essere Maddie McCann
Nella serie di podcast della Bbc Radio 4 «Perché mi odi?» Julia chiede perdono per essere finita in uno dei misteri più famosi al mondo. Il prossimo 3 maggio saranno trascorsi diciassette anni dalla sparizione della piccola Maddie: 17 lunghissimi anni in cui Kate e Gerry McCann non hanno mai smesso di cercare la figlia, tra piste rivelatisi buchi nell'acqua e mitomani che, periodicamente, hanno rilasciato in dichiarazioni che hanno fatto riaccendere le speranze. Julia lo scorso anno aveva creato un account Instagram chiamato “Iammaddeleinemccan” per cercare di confermare se fosse lei o meno la bambina scomparsa.
Quando Julia Wandelt postou nas redes sociais que acreditava ser Madeleine McCann, a menina britânica que desapareceu em Portugal, ela virou um alvo de ataques online.
Agora ela revela pela primeira vez seus motivos e arrependimentos: https://t.co/Z0VvrCM7Mi pic.twitter.com/S3CCWOoXyB— BBC News Brasil (@bbcbrasil) January 31, 2024
«Non ho mai avuto intenzione di ferire nessuno, compresi i McCann», ha dichiarato la giovane alla Bbc. «Volevo davvero sapere chi sono veramente».
La pista degli inquirenti
Gli inquirenti hanno escluso fin dall'inizio che Julia potesse essere Maddie. Da tempo in realtà le autorità tedesche sono convinte di aver risolto il caso: Madeleine McCann sarebbe stata uccisa subito dopo il rapimento da Christian Brueckner, già condannato per pedofilia. Il 43enne, arrestato in Italia, è stato rimandato in Germania nel 2018 e adesso si trova in carcere per traffico di droga.