Luna-25 si è schiantata fra i crateri: la Russia fallisce il ritorno sul satellite dopo 47 anni. Perché allunare è così difficile

Fra tre giorni è prevista la discesa di una sonda indiana

Luna-25 si è schiantata fra i crateri: la Russia fallisce il ritorno sul satellite dopo 47 anni. Perché allunare è così difficile
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Domenica 20 Agosto 2023, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 13:26

Addio sonda russa Luna-25: si è schiantata fra i crateri. Riparte male la corsa solitaria alla Luna della Russia che ha deciso di non allearsi a Usa, Canada, Europa, Giappone e India per il programma Artemis che riporterà l'uomo là dove era sbarcato dal 1969 al 1972 con l'epopea delle missioni Apollo. Una ripartenza in sordina, quella dell'agenzia russa Roscosmos, ma a cui Putin tiene molto per recuperare il prestigio dell'ex prima potenza spaziale che riuscì a mandare un uomo in orbita nel 1961. Invece la sonda Luna-25 «ha cessato di esistere dopo lo schianto sul suolo lunare». Lo ha dichiarato in una nota su Telegram Roscosmos, l'ente spaziale russo, dopo aver riferito di aver perso i contatti con la navicella. Da programma, la sonda avrebbe dovuto atterrare domani sulla Luna e rimanervi per un anno. Era in orbita da quattro giorni. Allunare è sempre molto complicato perché non si può rallentare la discesa sfruttando l'attrito con l'atmosfera che non c'è proprio. Sette i paesi che hanno lanciato 141 missioni verso la Luna a partire dall'americana Pioneer nel 1958 (missione fallita): Urss/Russia, Usa, Giappone, Cina, Unione Europea, India e Israele. Non tutte le missioni erano destinate ad allunare, le prime, soprattutto si limitavano a fly-by ovvero a orbitare attorno alla Luna per scattare fotografie.

La missione

La sonda Luna-25, erede dalla 24 allunata con successo nel 1976,  pesava quasi 800 chili ed era trasportata da un razzo Soyuz.

Il suo decollo era avvenuto nella notte tra il 10 e l'11 agosto dal cosmodromo russo di Vostotchny, nell'oblast di Amur. Questa sonda, che doveva rimanere sulla Luna per un anno, aveva la missione di prelevare campioni e analizzare il suolo lunare. Obiettivo della missione era anche quello di dare nuovo slancio al settore spaziale russo, in difficoltà per anni a causa di problemi di finanziamento e scandali di corruzione.

Nonostante le sanzioni imposte alla Russia dopo l'invasione militare dell'Ucraina, il presidente Vladimir Putin ha promesso di continuare il suo programma spaziale ricordando, ad esempio, che l'Unione sovietica inviò il primo uomo nello spazio nel 1961.

Il 23 agosto è invece atteso l'allunaggio della sonda indiana Chandrayaan-3. Riuscisse questa missione, lo smacco per Mosca sarebbe doppio. L'India diventerebbe inoltre la prima nazione a far allunare un lander vicino al polo sud e la quarta (dopo Usa, Urss/Russia e Cina) a far scendere con successo un lander (in questo caso dotato anche di un piccolo rover) fra i crateri lunari.

La ricostruzione animata delle due missioni

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