Kim Jong Un sta pianificando una nuova guerra? Il rapporto con Russia e Usa e quello con la Corea del Sud (con cui non vuole più riconciliarsi)

La presenza di un nuovo alleato come la Russia, un “nemico” come gli Stati Uniti e le esercitazioni militari dell'ultimo periodo stanno facendo emergere degli interrogativi tra gli analisti

Kim-Jong-Un e il rapporto con Russia, Stati Uniti e Corea del Sud: sta pianificando una guerra?
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 16:46

Kim Jong Un continua a destare preoccupazioni. Nelle ultime settimane il leader della Corea del Nord ha proclamato l'intezione di non voler più riconciliarsi con la Corea del Sud. Vorrebbe anzi che venisse classificata come "nemico permanente". La presenza di un nuovo alleato come la Russia, un “nemico” come gli Stati Uniti e le esercitazioni militari dell'ultimo periodo stanno portando degli interrogativi: c'è aria di guerra?

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La politica di Kim

La politica di Kim Jong Un nell'ultimo periodo è cambiata, sono stati fatti test sulle armi, è stata bombardata una zona cuscinetto marittima ma soprattutto è stato richiesto dal leader di accelerare i preparativi di guerra per rispondere alle “mosse” degli Stati Uniti. Tutto questo sta generando preoccupazione a livello internazionale sulle intenzioni del leader nordcoreano. Molti esperti ritengono che questa sua “politica aggressiva” stia aumentando un remoto rischio di un conflitto nucleare. Questi suoi cambiamenti sembrano essere dovuti al fatto che Corea del Sud e Stati Uniti stanno intensificando le esercitazioni ma anche ad un avvicinamento con un partner importante, la Russia. Questa svolta ha avuto un grande impulso a settembre, quando Vladimir Putin ha accolto il leader nordcoreano in Russia per un raro viaggio all’estero, un incontro che secondo funzionari occidentali è stato alimentato dalla necessità del presidente russo di rafforzare le munizioni in diminuzione nella sua guerra contro l’Ucraina.

Da allora la Russia ha lanciato missili balistici a corto raggio forniti dalla Corea del Nord nella sua guerra.

Cambiamento importante

Dal 1953 in seguito all'armistizio la Corea si divise in Nord e Sud. Kim Jong Un visti gli ultimi episodi, ha deciso di riclassificare la Corea del Sud come stato nemico. Questo suo metodo giustifica il suo accumulo di arsenale nucleare e missilistico e di tenerlo sopra Seoul, che ha adottato una linea più dura contro Pyongyang sotto il presidente Yoon Suk Yeol. Nonostante le pesanti sanzioni internazionali, Kim ha continuato a costruire quell’arsenale negli ultimi anni, concentrandosi sullo sviluppo di armi in grado di colpire non solo la Corea del Sud e il Giappone ma anche il territorio e il continente americano. Queste capacità le considera essenziali per scoraggiare un potenziale attacco e garantire la sopravvivenza del suo regime.

ll cambiamento di politica di Kim nei confronti della Corea del Sud potrebbe anche essere collegato alla convinzione che i negoziati con gli Stati Uniti, non siano più una strada percorribile per raggiungere gli obiettivi di essere riconosciuto come stato nucleare e ricevere l’alleggerimento delle sanzioni. Secondo gli Stati Uniti, Pyongyang ha rifiutato l’intervento di Washington sulla scia del fallito vertice del 2019 tra Kim e l’allora presidente degli Stati Uniti Trump.

 

Un Kim "in fiducia"

Il leader nordcoreano vede gli Stati Uniti, la cui influenza è in declino e messa alla prova nei conflitti dall'Ucraina al medio oriente e una Cina in ascesa circondata da una fiorente coalizione di paesi, tra cui Russia e Iran, tutti in contrasto con l’Occidente. Come riferisce Rachel Minyoung Lee, un membro non residente del 38 North Program presso il think tank Stimson Center di Washington: «Kim Jong Un è stato incoraggiato… non semplicemente dal divario tra Stati Uniti e Cina e tra Stati Uniti e Russia, ma, cosa ancora più importante, da un mondo frammentato in cui la leadership statunitense è stata considerevolmente indebolita e non ci sono conseguenze significative per l’aggressione.Il suo cambiamento politico nei confronti della Corea del Sud fa parte di un “cambiamento più ampio e fondamentale nella politica estera, vale a dire l’abbandono della normalizzazione delle relazioni con gli Stati Uniti attraverso la denuclearizzazione e il passaggio a Cina e Russia».

Il prossimo obiettivo

Kim Jong Un teme una provocazione su vasta scala da parte dell'esercito sudcoreano mascherata da esercitazione militare e ha promesso di occupare il territorio sudcoreano nel caso in cui dovesse accadere. Pertanto, se gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone non riuscissero a ridurre la minaccia della Corea del Nord durante esercitazioni militari congiunte, potrebbe verificarsi un conflitto militare nella penisola coreana. 

Il leader nord coreano tiene d'occhio le elezioni presidenziali americane. Secondo gli esperti spera che Donald Trump, sprezzante nei confronti delle alleanze straniere rinunci alla cooperazione in materia di sicurezza dell’America con la Corea del Sud e il Giappone e il leader nordcoreano potrebbe persino cercare di influenzare le dinamiche elettorali con una mossa aggressiva.

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