Israele-Hamas, cosa prevede l'accordo: liberato un ostaggio contro 3 palestinesi. E stop ai droni

«Sorveglianza aerea sospesa 6 ore giorno». Hamas chiede di più

Israele-Hamas, cosa prevede l'accordo: liberato un ostaggio contro 3 palestinesi. E stop ai droni
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Martedì 21 Novembre 2023, 15:19

Israele e Hamas sembrano pronti ad annunciare l'accordo sugli ostaggi. Secondo la Cnn si tratta di 4-5 giorni di stop ai combattimenti nella Striscia di Gaza e il rilascio di 50 tra donne e bambini tenuti in ostaggio in cambio di tre palestinesi per ciascun civile israeliano liberato. Hamas, inoltre, rilascerebbe altri donne e bambini per ogni giorno di tregua, nella speranza che questa venga prolungata da Israele per permettere la liberazione di altri ostaggi. In base all'intesa, infine, Israele sospenderà la sorveglianza aerea con i droni sul nord della Striscia per «almeno 6 ore al giorno», aggiunge la Cnn. Ma, secondo il sito israeliano Walla, il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar avrebbe posto la condizione che lo stop al sorvolo dei droni avvenga per tutto il tempo della tregua. Israele teme, dal canto suo, che interrompere la sorveglianza aiuti i miliziani palestinesi a riorganizzarsi e a raccogliere informazioni sull'esercito israeliano nella Striscia.

 

La riunione convocata da Netanyahu

Il gabinetto di guerra di Israele è stato convocato per stasera a Tel Aviv. Sul tavolo gli aggiornamenti relativi all'accordo per la liberazione degli ostaggi. Netanyahu, alla luce degli sviluppi sulla liberazione dei nostri ostaggi, ha convocato il gabinetto di guerra alle 18 (le 17 in Italia), quello politico alle 19 e il governo alle 20. «Spero che avremo buone notizie fra breve sugli ostaggi», ha detto il premier in un incontro con un reparto dell'esercito.

Sempre sul problema degli ostaggi Netanyahu ha spiegato: «Stiamo facendo progressi. Non penso sia il caso di aggiungere parole, nemmeno in questo momento». Il premier ha comunque ribadito che il primo obiettivo di Israele resta «la distruzione di Hamas. Non ci fermeremo finché non lo realizzeremo».

Il ministro Ben Gvir: «Allarmato da accordo su ostaggi»

Il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, leader del partito di estrema destra "Potere ebraico", ha detto di essere allarmato dall'accordo che si profila per la liberazione di ostaggi israeliani catturati da Hamas. Secondo il Times of Israel Ben Gvir ha ammesso di non conoscerne i dettagli: «Ma le voci che circolano - ha aggiunto - indicano che rischiamo di compiere un altro grave errore come nella liberazione di Shalit». Il caporale liberato nel 2011 dopo 5 anni di prigionia a Gaza in cambio di 1000 detenuti di Hamas, fra cui il leader attuale Yihia Sinwar. Un accordo analogo «potrebbe rivelarsi un disastro».
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