Da tale studio, in integrazione con i dati del World Watch List 2019, si evidenzia che nel 2018, nel mondo, sono stati uccisi oltre 4000 cristiani e 2625 sono stati arrestati o detenuti senza un giusto processo. Appare, dunque, ragionevole, dedurre che siamo di fronte ad un olocausto di gigantesca portata, a fronte del quale non viene data la rilevanza, anche mediatica, che merita. C’è la percezione che una tale emergenza non sia neppure considerata una priorità nelle parole e nell’azione della Chiesa e dei suoi apparati, quantomeno rispetto ad altre problematiche di attualità come, ad esempio, quella degli sbarchi e dell’accoglienza dei migranti. Sembra, insomma, mancare un reale slancio a tenere viva la memoria dei cristiani vittime della violenza di matrice islamista e di ogni altra degenerazione fondamentalista che rimane impunita e che non conosce fine. Sono loro i nuovi martiri della Chiesa e dell’umanità intera ma, invece, di loro non rimarrà né il nome, né la memoria. In un insopportabile mainstream dominante che grida alla pericolosa deriva islamofobica dell’Occidente e si dimentica, dati alla mano, di una delle più grandi atrocità della storia dell’uomo: la cristianofobia. Eppure non ne parliamo. Per paura, per imbarazzo, per non urtare le sensibilità, per convenienza. Ed invece, oggi più che mai, sarebbero importanti manifestazioni e testimonianze pubbliche dato che siamo di fronte all’acuirsi di azioni terroristiche contro i cristiani rispetto alle quali non possiamo più rimanere indifferenti od inermi.
<HS9>La memoria è la vita. E’ il collante che tiene insieme ogni comunità laica e religiosa e ne permette il suo essere nel mondo e il suo sviluppo. Ce lo insegna la cultura ebraica che, degnamente, dopo 70 anni, fa onorare i martiri del genocidio nazista, tenendo per sempre vivo il ricordo dell’orrore e non senza aver dato una caccia senza tregua ai loro assassini. Memoria - come ci ha testimoniato, Liliana Segre - per lottare contro l’oblio e - ancor più importante - contro l’indifferenza che è alla sorgente di ogni dramma umano, passato e presente.
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