Infermiera killer, Lucy Letby condannata all'ergastolo. «Il male col volto buono». In aula i genitori dei neonati uccisi

Alcuni dei bambini che Lucy ha ucciso, tutti prematuri, pesavano poco più di 500 grammi e stavano nel palmo di una mano. Le mamme e i papà: «Deve vivere a lungo e soffrire ogni giorno»

Infermiera killer, Lucy Letby condannata all'ergastolo. «Il male col volto buono». In aula i genitori dei neonati uccisi
di Vittorio Sabadin
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Lunedì 21 Agosto 2023, 21:09 - Ultimo aggiornamento: 21:20

Lucy Letby, l’infermiera dal volto d’angelo che ha ucciso sette neonati prematuri e ha cercato di ucciderne altri sei affidati alle sue cure, passerà il resto della vita in prigione. Il giudice Goss ha deciso per lei la pena più dura applicabile per la legge inglese, il «whole life order», una sentenza che impedisce che l’ergastolo possa essere ridiscusso o accorciato. Solo altre tre donne hanno subito questa condanna in Inghilterra: una è morta in prigione, le altre due la stanno scontando. Al termine di un processo lungo e terribile, con alcuni giurati colpiti da trauma psicologico per le atrocità che venivano loro descritte, il giudice Goss ha letto ieri la sua sentenza parlando a una sedia vuota. Lucy aveva chiesto di non essere presente all’udienza e la legge non prevede che si possa obbligare un imputato a venire in aula. Venerdì scorso, quando la giuria l’aveva dichiarata colpevole del primo dei suoi omicidi, aveva pianto e chiesto di uscire per non sentire il resto. Goss, 70 anni e una lunga esperienza di processi per crimini efferati, indossava la parrucca che magistrati e avvocati devono portare quando sono in aula, e il mantello rosso del giudice. Ha rivolto lo sguardo verso lo scranno sul quale avrebbe dovuto essere seduta Lucy, e si è comportato come se lei fosse lì: «Lucy Letby - ha esordito -, per un periodo di quasi 13 mesi da giugno 2015 a giugno 2016, quando eravate impiegata come infermiera neonatale al Countess of Chester Hospital di Chester, avete ucciso sette bambini e tentato di ucciderne altri sei. Ora dovete essere condannata per i vostri crimini. Avete agito in modo completamente contrario ai normali istinti umani nell’accudire i bambini e in una grave violazione della fiducia che tutti i cittadini riponevano in voi».

Lucy Letby, i crimini

Senza mai cambiare il tono di voce, come se stesse burocraticamente spiegando all’assassina le inevitabili conseguenze del suo comportamento, Goss ha riassunto uno per uno i crimini commessi. «Sapevate che le vostre azioni stavano causando sofferenza fisica e avrebbero causato indicibili sofferenze mentali. C’era una profonda malevolenza al limite del sadismo nelle vostre azioni». «Non c’è dubbio - ha aggiunto - che siete intelligente e che sembravate un’infermiera molto coscienziosa, laboriosa e competente, cosa che vi ha permesso di creare danni ai bambini». «È stata - ha detto ancora - una crudele, cinica e calcolata campagna di omicidio contro vittime che avevano solo un giorno o pochi giorni, tutte estremamente vulnerabili. Durante il processo avete freddamente negato le vostre azioni. Non avete rimorso. Nessun fattore attenuante. La giusta punizione richiede il carcere a vita». E ha poi concluso: «Per ognuno dei sette omicidi, condanna all’ergastolo. Le disposizioni in materia di rilascio anticipato non si applicano». E fissando ancora la sedia vuota: «Passerete il resto della vostra vita in prigione».

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La rabbia

L’assenza di Lucy dall’aula è stata molto criticata e alcuni parlamentari hanno definito l’infermiera una vigliacca che non ha avuto il coraggio di assistere alla sua condanna. Anche il premier Rishi Sunak ha definito una «codardia» il fatto che «persone che commettono crimini così orrendi non affrontino le loro vittime». Ora si approverà una legge che impedisca che accada di nuovo, dando ai giudici il potere di obbligare gli imputati a venire in aula. L’infermiera, che oggi ha 33 anni, non ha voluto probabilmente assistere alle deposizioni dei genitori delle sue vittime, intervenuti prima del giudice. È stata una straziante esibizione di un dolore che non troverà mai conforto. Alcuni dei bambini che Lucy ha ucciso, tutti prematuri, pesavano poco più di 500 grammi e stavano nel palmo di una mano. Ha iniettato loro aria nelle vene, latte nello stomaco, insulina nel sangue, ha conficcato tubi nella gola. Poi partecipava con entusiasmo ai tentativi di rianimarli, confortava i genitori, ricomponeva i piccoli cadaveri. I sei sopravvissuti sono afflitti da disturbi invalidanti, e avranno bisogno di cure per tutta la vita.

Nel processo le vittime sono state identificate con lettere dell’alfabeto. La madre di Baby C, che pesava 700 grammi quando è stato ucciso, ha detto: «Sapere ora che il suo assassino ci stava guardando è come una storia dell’orrore». «E se non fossi andata a letto quella notte? Forse mio figlio sarebbe ancora qui». La madre di Baby E, che è morto, e di Baby F, che è sopravvissuto, ha definito la mancata comparizione di Letby in tribunale come «un ennesimo atto di malvagità da parte di una codarda». La madre di Baby O e Baby P, le ultime vittime di Lucy, ha raccontato che ancora rivede le immagini di quei giorni e che vive nella costante paura che accada qualcosa al terzo gemello, sopravvissuto.

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Le reazioni

Il leader dell’opposizione Keir Starmer ha proposto che ora venga avviata una «statutory inquiry», un’inchiesta pubblica, che chiarisca come questa tragedia sia potuta accadere. Lucy ha ucciso, ma ci sono molte persone nell’ospedale che glielo hanno permesso ignorando le denunce e i sospetti avanzati da medici e pediatri. La polizia indaga poi su altri 30 casi di bambini, tutti sopravvissuti, che hanno avuto problemi quando Lucy si è occupata di loro. L’infermiera sarà rinchiusa nel carcere di Low Newton a Durham, dove le celle hanno le tonalità rosa e pastello, si fa un’ora d’aria al giorno e c’è un’altra mezz’ora per la doccia. La struttura è all’avanguardia per il trattamento psicologico delle detenute, che accudiscono con amore conigli e uccellini. 

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