Hong Kong, ultimatum di Pechino. Xi Jinping: «Restaurare l'ordine e punire i criminali violenti»

Hong Kong, ultimatum di Pechino. Xi Jinping: «Restaurare l'ordine, punire i criminali violenti»
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Giovedì 14 Novembre 2019, 23:06

La Cina fa sentire la sua voce su Hong Kong. Dopo sei mesi di proteste e scontri, al termine di un'altra giornata di alta tensione segnata da un giallo sul coprifuoco e dalla seconda vittima, un uomo di 70 anni colpito da un mattone, il presidente cinese Xi Jinping ha lanciato un pesante monito. Da Brasilia, dove partecipava al vertice dei Brics, Xi è intervenuto per la prima volta. I persistenti «atti criminali» commessi a Hong Kong «hanno calpestato gravemente lo stato di diritto e l'ordine sociale», compromettendo prosperità e stabilità, e mettendo «seriamente in discussione la linea di fondo del principio "un Paese, due sistemi"», ha avvertito Xi, il cui pensiero è stato rilanciato dalla agenzia Xinhua. Il leader cinese ha assicurato che Pechino «continuerà a sostenere con fermezza» la governatrice Carrie Lam nella guida della regione, l'azione della polizia e la magistratura «nella punizione dei criminali violenti».
La sostanza è in linea con gli indirizzi sul dossier caldo di Hong Kong adottati dal quarto plenum del Partito comunista di ottobre, ma la forma è ancora più dura, quasi da ultimatum. «La determinazione del governo cinese a salvaguardare la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo è irremovibile», così come lo è «la determinazione a opporsi alle interferenze di qualsiasi forza esterna». In altri termini, ha avvertito Xi, l'ex colonia è una questione interna che va gestita da Pechino.

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E ieri nell'ex colonia britannica traffico e trasporto pubblico bloccato dai manifestanti, barricate, scontri e guerriglia a macchia di leopardo e infine i blitz della polizia alle università, divenute - come ha detto il portavoce Tse Chun-Chung, denunciando il ritrovamento di sei frecce oltre che di diverse molotov. Nel pomeriggio il Global Times, tabloid del Quotidiano del Popolo (la voce del Pcc), ha lanciato un tweet esplosivo sull'imminente dichiarazione del coprifuoco per il weekend da parte del governo di Carrie Lam, salvo poi fare retromarcia. Il direttore del tabloid, Hi Xijin, molto ben informato sugli umori di Pechino, ha spiegato la cancellazione del tweet dicendo «di aver verificato come l'informazione fosse stata ottenuta» e che «la conclusione è che i riscontri erano insufficienti a supportare la notizia». La sospensione delle lezioni scolastiche a Hong Kong intanto è stata prorogata fino a lunedì, in considerazione delle condizioni ancora precarie sulla sicurezza, ha comunicato l'Ufficio per l'Educazione dell'ex colonia.

 


 

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