L'ex presidente russo Dmitry Medvedev, adesso tra i più alti consiglieri di Putin, ha avvertito gli Stati Uniti che continuare a «colpire, umiliare o provare a distruggere la Russia, potrebbe portare a una crisi distopica che si concluderebbe con una grande esplosione nucleare», riporta l'agenzia Reuters. La tensione tra gli Usa e il Cremlino cresce ogni giorno, così come le minacce di ricorrere all'atomica. Il timore che la guerra possa subire un'ulteriore escalation, divampando in uno scontro mondiale, è reale. Oggi il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è volato in Europa, ed è pronto a incontrare i vertici della Nato. E nel frattempo da Mosca, avvertono che tentare di ribaltare la leadership di Putin potrebbe avere effetti devastanti.
La minaccia di Medvedev
Secondo Medvedev, Washington starebbe ordendo un complotto a lungo termine per distruggere la Russia.
La distruzione del più grande paese del mondo per area, ha detto Medvedev, potrebbe portare a una leadership instabile a Mosca «con un numero massimo di armi nucleari mirate a obiettivi negli Stati Uniti e in Europa. Il crollo della Russia, porterebbe a cinque o sei stati armati con bombe atomiche in tutta la massa eurasiatica, gestite da fanatici e radicali. Si tratta di una distopia o di una pazza previsione futuristica? No», ha detto Medvedev.