New York, tutti "pazzi" per il Gigante della Sardegna: il Met svela il Pugilatore di Mont'e Prama

Successo di pubblico e parata di celebrità per l'attesa esposizione dei Giganti al Metropolitan Museum of Art: dal console Fabrizio Di Michele all'attore Alessandro Nivola

New York, tutti "pazzi" per il Gigante della Sardegna: il Met svela il Pugilatore di Mont'e Prama
di Laura Larcan
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Sabato 27 Maggio 2023, 19:12 - Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 08:47

Sarà l'altezza di oltre due metri e mezzo, l'aura di mistero arcaico, la nobile possanza statuaria scolpita in pietra calcarea di quasi trecento chili di peso, la fascinazione dettata dalle lunghe campagne di scavo che hanno sempre restituito sorprese archeologiche fino alla grande scoperta dello scorso anno, fatto sta che il Gigante “Manneddu”, il pugilatore, capolavoro originario del sito archeologico della necropoli sulle colline del Sinis a Cabras della Sardegna ha calamitato l'attenzione del grande pubblico di New York.

Il Metropolitan Museum of Art, il prestigioso museo situato lungo la Fifth Avenue della Grande mela ha dedicato ai Giganti sardi una grande mostra in stretta collaborazione con la Fondazione Mont’e Prama, visitabile fino al 6 dicembre.

E per l'inaugurazione non è mancato il parterre istituzionale delle grandi occasioni, con tanto di celebrità di Hollywood, come l'attore Alessandro Nivola, nome tutto italiano legato alle sue origini sarde, attore di levatura, nipote del grande artista Costantino Nivola di Orani che ha vissuto a lungo negli Usa. Presenti anche il Segretario Generale del Ministero degli EsteriRiccardo Guariglia, il Console d’Italia a New York Fabrizio Di Michele, il Presidente della Fondazione Mont'e Prama Anthony Muroni, la Direttrice della Fondazione Nadia Canu e Barbara Faedda, Direttrice esecutiva dell’Italian Academy presso la Columbia University. A fare gli onori di casa il direttore del Met, Max Hollein. Un'impresa non da poco, far viaggiare il Gigante Manneddu, scultura arrivata a New York con un meticoloso piano di movimentazione.

L'occasione è strategica per far conoscere ancora di più la storia di questo patrimonio sardo che sta riemergendo dagli strati di terra, come creature titaniche ancestrali che sfiorano i tremila anni di vita. La zona è quella dell’Oristanese, incastonata nella parte centrale della penisola del Sinis, una dei più importanti siti della Sardegna (al pari, non a caso, dei complessi nuragici). La testa con gli occhi incavati che offrono un sguardo di straordinaria intensità, le gambe e le altre parti dei corpi. Ma il colpo d’occhio è tutto per quel possente torso, che spicca sulla sua speciale base antivibrante e rinforzato dall’armatura di protezione. Uno spettacolo newyorkese del tutto inedito che si deve alla Fondazione Mont’e Prama, che gestisce ora lo splendido patrimonio costituito dalle statue dei Giganti insieme al parco archeologico di Tharros. Chi erano e che funzione avevano i Giganti? Il mito aleggia intorno a queste figure, forse custodi a protezione di un’area sacra, forse raffigurazione dei defunti e del loro ruolo sociale. 

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