Kiev ha presentato un nuovo drone marino, ideato e progettato interamente in Ucraina per attaccare la flotta di Putin presente nel Mar Nero e in Crimea. Lo ha rivelato la Cnn, che in un servizio ha presentato questo nuovo strumento, comandabile a distanza e con una gittata di 800 chilometri di distanza e in grado di portare con sè diverse centinaia di chili di esplosivi. Può raggiungere gli 80 chilometri all'ora. Il mezzo è impiegabile anche in missioni di ricognizione e sorveglianza. Lungo poco più di cinque metri, ha una forma stretta e uno scafo grigio.
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Un pilota di droni marini, che si è presentato alla Cnn solo il soprannome "Squalo" ha mostrato la valigetta con l'attrezzatura per controllarlo a distanza: è composta da più schermi, leve, joystick e pulsanti con coperture per gli interruttori da non urtare accidentalmente, con etichette che portano scritto "esplosione". Il mezzo sarebbe piuttosto facile da manovrare. Lo sviluppatore (anche lui ha chiesto l'anonimato), ha detto che il loro lavoro sui droni marini è cominciato solo dopo lo scoppio della guerra. «Dovevamo sviluppare qualcosa di nostro, perché non avevamo competenze precedenti», ha dichiarato.
I suoi impieghi
«È molto difficile per i russi intercettare un drone così piccolo», ha affermato lo sviluppatore, secondo cui «la velocità di questi droni supera quella di qualsiasi imbarcazione marittima presente al momento nella regione del Mar Nero». Secondo il pilota "Squalo" invece serviranno «cinque o dieci anni» ai russi per «contrastare efficacemente questo tipo di attrezzature», in quanto «i loro equipaggiamenti risalgono al ventesimo secolo, i nostri al ventunesimo».
Le aree russe della Crimea e del Mar Nero sono finite recentemente al centro delle cronache per via di numerosi attacchi, non tutti rivendicati. Ieri, ad esempio, le forze ucraine hanno celebrato un colpo «riuscito» contro una nave da sbarco russa, (la Olenegorsky Gornyak), davanti al porto di Novorossiysk nel Mar Nero. Sempre Kiev ha rivendicato un attacco multiplo alla stessa base, nel territorio meridionale russo di Krasondar, che avrebbe danneggiato di una condotto per il trasporto di petrolio. Secondo i servizi di sicurezza ucraini (Sbu), il drone marino aveva a bordo 450 chili di dinamite. Le immagini mostrano la Olenegorsky Gornyak piegata su un fianco, probabilmente con uno squarcio sul lato. Fonti della difesa ucraina hanno poi confermato alla Cnn che i droni marini sono stati coinvolti in almeno due recenti attacchi: al ponte di Kerch a luglio e al porto di Sebastopoli in Crimea lo scorso ottobre.