Un ex dipendente di Twitter, Ahmad Abouammo, è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere con l'accusa di aver spiato per conto dell'Arabia Saudita e fornito informazioni sensibili di attivisti e oppositori alle autorità di Riad in cambio di quasi 300.000 dollari.
Lo ha annunciato il dipartimento di Giustizia Usa. Il 45enne cittadino californiano residente a Seattle ha lavorato nel social media dal 2013 al 2015 gestendo i rapporti con i media e gli utenti di alto profilo in Medio Oriente e in Nord Africa. Ad agosto era stato giudicato colpevole da una giuria a San Francisco. L'accusa aveva chiesto sette anni.
LE ACCUSE
Ahmad Abouammo, che lavorava come media partnership manager, aveva avuto incontri con uno stretto consigliere del principe ereditario Mohammed bin Salman in diverse occasioni, ricevendo migliaia di dollari in regali in cambio di informazioni sugli account su Twitter dei dissidenti sauditi. «Questo caso ha mostrato come governi stranieri sono pronti a pagare tangenti per ottenere informazioni sugli utenti che sono conservati dalle nostre società di social media», ha dichiarato la procuratrice federale, Stephanie Hinds.
I TIMORI PER L'EXPO
Un'accusa che si lega con i timori sull'Expo 2030, che vede candidata Roma ma anche la stessa Riad.