Servirono a una bambina del detersivo anziché del succo di frutta: a giudizio oggi, davanti al tribunale penale di Saint-Nazaire, i proprietari dell'hotel ristorante La Fontaine aux Bretons. Il fatto è successo più un anno e mezzo fa a Pornic nella Loira Atlantica, in Francia, e ha coinvolto una famiglia francese e la figlia di due anni. Oggi la giustizia si occuperà di stabilire le responsabilità penali di Pierre-Alexandre Gérard, il proprietario del locale, accusato di lesioni involontarie e di aver messo in pericolo la bambina.
Il fatto
Tutto comincia quando una coppia in vacanza ordina del succo d'uva per la figlia Elisabeth, che ha due anni.
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Trovandosi in una tanica troppo pesante, i camerieri trasferivano parte del detersivo in boccette più maneggevoli per lavare i piatti con più comodità. Si trattava però delle stesse boccette dove veniva conservato il succo di frutta, che venivano poi riutilizzate una volta esaurite dai clienti: l'incidente fu dunque causato da uno scambio involontario. Le indagini hanno cercato di ricostruire la catena delle responsabilità, e dopo un'indagine interna il proprietario ha licenziato alcuni dipendenti. Che però non sono stati perseguiti dal tribunale di Saint-Nazaire. A tal proposito, la procura di Saint-Nazaire ha sottolineato che si trattò di «un mancato rispetto dell'obbligo di sicurezza e di formazione del datore di lavoro».
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