Erano due adolescenti innamorati in Corea del Nord, sotto il regime di Kim Jong-Un. Ora sono marito e moglie a Seul. Una storia d’amore che sembra un copione cinematografico, fatto di fughe, “diserzioni” e un confine da attraversare. I protagonisti sono Joo Kyung e Jang Hyeok. Si sono conosciuti sul lavoro a Chongjing, città settentrionale della Corea del Nord: lei assistente in un laboratorio di fotografia, lui tecnico informatico. Lui le aveva messo una mano sulla spalla, scambiandola per un’altra persona, e le aveva chiesto, semplicemente: «Come stai?». Era nato un amore profondo, ma difficile, in un Paese regolato da restrizioni pensate per tenere sotto controllo ogni cosa, anche i sentimenti.
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Jang Hyeok e Joo Kyung si incontravano quando dovevano portare legna o provviste verso casa. Condividevano un po’ di cioccolata. La famiglia di Joo era già riuscita a scappare anni prima, ma un vicino di casa del parente dove si erano rifugiati, in Cina, li aveva denunciati.
Da Seul, nel 2019, lei ha deciso di chiamarlo, con un mediatore: «Vieni a Seul», gli ha detto. Lui era perplesso: la sua carriera di matematico e informatico era avviata, non voleva lasciare la sua famiglia. Quella notte ha sognato la sua nuova vita e ha deciso di partire. Il viaggio, pieno di rischi, è durato mesi. Quando Hyeok è riuscito ad arrivare in Corea del Sud, via Cina, Laos, Thailandia, è esplosa la pandemia da Covid. È rimasto per mesi in un campo per rifugiati. Ma è arrivato il lieto fine: nel 2022 Joo e Jang, 27 e 35 anni, si sono sposati.