La borsa Dior della first lady coreana diventa un caso politico: «Kim Keon come Maria Antonietta». Ma forse è una trappola

Una borsa da 2.000 euro scatena la polemica, una legge del Paese mette un tetto alla spesa dei politici

La borsa Dior della firts lady coreana diventa un caso politico: «Kim come Maria Antonietta» Ma forse è una trappola
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 11:53

Una trappola o smodato amore per il lusso? La borsa d’alta moda donata alla first lady Kim Keon Hee e da lei accettata sta scuotendo il governo della Corea del Sud, creando scompiglio nel partito di maggioranza e grande preoccupazione per le possibili ripercussioni sul voto da parte del presidente Yoon Suk Yeol, che in aprile affronterà le elezioni.

La telecamera

Lo scandalo, di cui dà conto la Bbc, è stato innescato dalla diffusione di un video, datato settembre 2022 secondo i media sudcoreani, in cui si vede il pastore protestante Choi Jae-young mentre porge alla first lady una borsa grigio-azzurra in pelle di vitello di Christian Dior durante un incontro presso la sede di Seul di Covana Contents, un’agenzia espositiva all’epoca di proprietà della moglie del presidente.

La first lady Kim nel video chiede al pastore: «Ma perché continua a donarmi queste cose?». Secondo quanto scrive il canale YouTube di sinistra Voice of Seoul, che ha lo ha pubblicato, il video è stato girato dallo stesso pastore Choi con una telecamera nascosta nell’orologio da polso. La stessa con cui ha ripreso altre immagini allegate, tra le quali quelle dell’acquisto della borsa con relativo cartellino del prezzo ben in evidenza: tre milioni di won, pari a oltre 2.000 euro. La legge in Corea del Sud tuttavia vieta a dirigenti pubblici e consorti di accettare qualsiasi dono del valore superiore a un milione di won, al cambio 687 euro, o che il totale delle regalie vada oltre i 3 milioni di won in un anno fiscale. Sebbene il video non mostri esplicitamente la signora Kim mentre accetta il regalo, il Korea Herald riferisce che l’ufficio presidenziale ha confermato la ricezione della borsa, ora «gestita e conservata come proprietà del governo».

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Il sondaggio

Lo scorso marzo il Korea Times dava la notizia che i pm avevano assolto la first lady Kim Keon Hee dal sospetto di corruzione a proposito di due mostre d’arte ospitate da Covana Contents al tempo in cui il marito era procuratore di alto rango. In dicembre, il 53% degli intervistati riteneva che il comportamento della first lady fosse «non appropriato» e adesso, dicono i sondaggi, il 69% degli elettori vorrebbe una spiegazione per quella borsa donata quasi due anni fa, mentre l’opposizione si prepara alla battaglia. Tutto questo suscita agitazione sia nel presidente Yook, al potere dal maggio del 2022, sia nel suo movimento, il Partito del potere al popolo (Ppp). Lo scandalo del regalo firmato Dior avviene tra l’altro proprio in un momento in cui la popolarità di Yook, dopo essere declinata, stava faticosamente riprendendo quota negli ultimi mesi, così il Partito Democratico, all’opposizione, ha colto la questione per attaccare Yoon e l’esecutivo. «Non ha senso che l’ufficio presidenziale e il partito al governo continuino a ignorare il caso e a trattarlo come se le scuse mettessero fine alla questione», afferma il leader dell’opposizione Hong Ik-pyo.

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La settimana scorsa Kim Kyung-yul, un altro uomo di riferimento del Ppp, ha paragonato la first lady a Maria Antonietta, l’ultima regina di Francia dell’Ancien régime. Lo scandalo della borsa è infatti l’ultima di una serie di controversie che circondano la cinquantunenne first lady della Corea del Sud. L’opposizione accusa da tempo Kim Keon Hee di essere coinvolta in episodi di manipolazione dei prezzi delle azioni e all’inizio del mese il presidente Yoon ha posto il veto a un disegno di legge che chiedeva che sua moglie fosse indagata per queste ipotesi di reato. L’anno scorso, inoltre, il governo di Seoul ha abbandonato tra le polemiche il progetto per la realizzazione di una superstrada: la sua costruzione, si diceva, avrebbe portato benefici finanziari alla famiglia della first lady Kim, aumentando i prezzi dei terreni di proprietà. Ora lo scandalo della borsetta. Per l’analista politico di Seoul, Rhee Jong-hoon, è una «bomba politica»: «I rischi legati a Kim Keon Hee non potranno che aumentare», ha commentato all’agenzia di stampa Reuters.

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