Annalena Baerbock, il nonno della ministra degli Esteri «era un nazista convinto». Imbarazzo nel governo

Il nome dell'uomo compare nei registri delle forze armate nazionalsocialiste come un «totale» sostenitore del regime

Germania, esplode lo scandalo della ministra degli Esteri: il nonno era un nazista convinto
di Riccardo Palmi
3 Minuti di Lettura
Sabato 10 Febbraio 2024, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 17:30

La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in Italia è nota soprattutto per lo scontro avuto con il governo Meloni sui finanziamenti alle Ong. In patria invece la 43enne è conosciuta - oltre che come presidente dei Verdi - per le posizioni intransigenti a favore dell'ambientalismo, del cosiddetto interventismo umanitario, del sostegno a favore dell'Ucraina e, in particolare, per l'opposizione netta contro il partito neonazista Afd. Un profilo tutto sommato in ascesa all'interno del puzzle complesso rappresentato dal governo Scholz, che oggi si trova però travolto dalle polemiche. 

Scandalo in Danimarca: deputato di 28 anni difende la sua relazione con una quindicenne. «Ci amiamo»

La rivelazione

Secondi i media tedeschi infatti, il nonno di Baerbock non era solamente un ingegnere della Wehrmacht che riparava contraeree - come da sempre dichiarato dalla famiglia - ma, all’incirca all’età di 30 anni, anche un nazista convinto.

La rivelazione sarebbe emersa dagli atti delle forze armate del nazismo, citati in un primo momento dal settimanale tedesco "Bunte" e poi ripresi anche dalla "Bild". Di per sé non sarebbe un caso clamoroso per la Germania, dove tutti sono abituati a chiedersi da che parte stessero i propri familiari, ma con una ministra degli Esteri coinvolta, la fattispecie è un po' diversa. Da giorni infatti i media tedeschi si chiedono quanto Baerbock sapesse delle convinzioni ideologiche del nonno quando lo cita, oltre che in alcuni discorsi pubblici, anche in un libro autobiografico, dal titolo “Ora”. Qui la ministra parla del nonno Waldemar - classe 1913, morto nel 2016 e decorato con la Croce nazista del merito militare nel 1944 - come di una figura molto amata e che ha contribuito alla sua formazione. Racconta di lui come uno dei tanti tedeschi che vivevano nell’Est e che, dopo il 1945, si era trasferito a Francoforte. E nelle sue storie di vita passata diceva ai nipoti: «Quanto siete fortunati a non aver conosciuto la guerra!».

 

I documenti

Un uomo che potrebbe non aver raccontato tutte le sue verità. Stando ai documenti diffusi dai media tedeschi, l’«ufficiale di guerra» viene infatti descritto come un «nazionalsocialista totale» che aveva letto il libro-manifesto ideologico di Adolf Hitler, il "Mein Kampf". Dettagli che peraltro avevano già evocato nel 2021 e nel 2022 alcuni organi di stampa vicini al Cremlino quando condussero in Germania una campagna proprio contro la ministra. Tant'è che anche oggi c'è chi ritiene le rivelazioni parte di un atto di "guerra ibrida" da parte della Russia, nel tentativo di avvalorare la propaganda contro gli ucraini, inquadrati da Mosca come nazisti.

Berlino, migliaia di persone alla manifestazione contro l'estrema destra

Le ripercussioni

Al netto dello scandalo che sta appassionando molto i tedeschi per il momento non sembrano esserci ripercussioni all'orizzonte per Baerbock che intanto sta cercando di far abbassare il polverone. Il dicastero degli Esteri tedesco infatti, si è limitato a commentare alla Bild che «i documenti diffusi non erano noti al ministero».

© RIPRODUZIONE RISERVATA