La ragazza ha così deciso di lanciare un appello forte all'azienda: «Per favore rivedete le taglie perché queste sono assolutamente ridicole. Sono una 44 e oggi in negozio ho dovuto chiedere se del vestito nella foto ci fosse una 48. Addosso ho una 46 e potevo respirare a malapena», così ha scritto sul suo profilo Facebook di H&M e ha poi aggiunto: «Molte donne si preoccupano della taglia che indossano. Se fossi una di queste ragazze (per fortuna non lo sono) acquistare una 48 sarebbe devastante».
La ragazza ha riscosso molto successo e il post è stato condiviso tante volte fino a fare il giro del mondo. Molti condividono le sue parole e capiscono che simili piccolezze in soggetti fragili possono causare turbamenti e nei casi più gravi anche spingere a dei disturbi alimentari.
L'azienda però è intervenuta a riguardo e ha precisato: «Il nostro unico obiettivo è realizzare vestiti che facciano star bene le nostre clienti, ogni altro risultato non era né previsto né desiderato. Le dimensioni offerte nel Regno Unito sono le stesse in tutti i 66 mercati nel mondo in cui operiamo. Poiché non esiste uno standard globale obbligatorio, le taglie variano e vengono regolate in base a una media dei paesi in cui operiamo. Continuamente ricontrolliamo che siano adeguate».
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