ROMA - Se per caso un astronauta dovesse incontrare un alieno, un extraterrestre di un pianeta dalla tecnologia avanzata, cosa penserebbe quest’ultimo osservando il look fuorimoda di un uomo dello Spazio? A parte gli scherzi, la Nasa ha pensato che i propri astronauti avessero bisogno di rifarsi il guardaroba dismettendo le vecchie EMU, le tute rimaste invariate per oltre 35 anni e andare incontro al futuro.
Il mestiere che ogni bambino sogna è in realtà molto pericoloso, ogni tuta è progettata affinché chi la indossa possa sopportare temperature e pressione diversa da quella terrestre.
La decisone di cambiare la vecchia tenuta è dovuta anche all’incidente accaduto all’italiano Luca Parmitano per una perdita d’acqua all’interno della tuta.
Ecco che quindi la Nasa lancia il modello di tuta Z-2 che, oltre alle migliorie tecniche, agli studi di progettazione eseguiti in 3d, promettono un’estetica totalmente rinnovata e avveniristica.
L’agenzia spaziale americana ha chiesto al pubblico come avrebbe voluto vestire gli astronauti e i risultati proposti comprendono 3 varianti, che ricordano lo stile vintage dei film di fantascienza anni ’50.
Biomimicry, Technology e Trends in Society sono i nomi dei prototipi che presentano elementi elettroluminescenti e richiami agli scafandri dei palombari, pronti a conquistare lo Spazio come in un romanzo di Asimov.