ROMA - La moda ama le star, lo ha sempre fatto. Vestire i personaggi del momento è, per i designer, oltre che una questione di visibilità, anche un divertissement. Immaginate quindi cosa succede quando gli stilisti sono chiamati a realizzare gli abiti di scena del tour mondiale di una grande diva.
Creatività a briglia sciolta, uso lecito di qualunque materiale possa venire in mente, nessun limite dettato dal normale senso del pudore.
A Belfast Katy Perry, nella prima data del "Prismatic World Tour" ha messo a segno un'uscita più chic dell'altra indossando Valentino Haute Couture, Moschino, Roberto Cavalli e Fausto Puglisi.
Una insolitamente casta Miley Cyrus, ai World Music Awards a Monte Carlo, ha calcato il palco in un lungo, e a onor del vero molto elegante, Giambattista Valli Haute Couture. Per il "Bangerz Tour" (il suo quarto), invece, la cantante più provocatoria del momento ha scelto un duo di designer newyorkesi: The Blonds.
Jennifer Lopez, che nutre una passione per la maison della Medusa nonché una bella amicizia con Donatella Versace, per un concerto gratuito che ha voluto regalare al Pelham Bay Park nel Bronx (suo quartiere d'origine), ha sfoggiato ben cinque cambi d'abito: tutti Versus Versace o Atelier Versace.
Tris d'assi per Donatella Versace, che ha firmato anche alcuni look dell' "On the Run Tour" di Beyoncé, sul palco sempre insieme al marito Jay Z che, a giudicare dai body che non lasciano molto all'immaginazione firmati Aterlier Versace, non deve essere un tipo geloso.