PARIGI – La pi grande mostra di lingerie francese all'Espace Pierre Cardin di Parigi. Fino al 26 luglio, si possono ammirare circa 260 pezzi storici provenienti dalle principali case di moda del settore, come Aubade, Chantelle, Leybay, Lise Charmel e Passionata. La storia dell’intimo raccontata partendo dai modelli storici, fino ad arrivare ai giorni nostri. Il pi
vecchio è il corsetto realizzato nel 1880 con tessuto elastico anziché rigido. Poi i primi reggiseni, la guainé, una sorta di panciera-bustino elastica, e la lingerie intelligente che valorizza le curve del corpo femminile grazie alla fibra Lycra.
Nel tempo le donne hanno guadagnato in libertà, in particolare nei movimenti, sbarazzandosi del corsetto. La curatrice e storica della moda Catherine Ormen spiega in un’intervista all’Ansa che «l'utilizzo di nuovi materiali ha permesso di liberarsi delle stecche di balena che tagliavano la pelle e dei laccetti strettissimi per ottenere un vitino a vespa». La panciera ha appiattito fianchi e seni per ottenere la silhouette piatta, alla “garcon” in voga negli anni Venti. Poi arriva il 1947 e il “new look” Christian Dior che lancia la gonna a corolla stretta in vista: immediato l’impatto sulla lingerie. Alla fine degli anni Sessanta quando le donne lottano per ottenere la propria emancipazione dal maschio, la lingerie diventa funzionale e invisibile.
Con gli anni Novanta arriva il «porno-chic» con giarrettiere e completi di pizzo e seta. Invece dal 2010 le maison puntano tutto sul Nylon e sulle fibra Lycra per contenere il grasso in eccesso, appiattire la pancia, valorizzare il seno, modellare i glutei. L'imperativo è nascondere le imperfezioni. Come sostiene la curatrice, infatti,«il corpo delle donne continua a essere schiavo della moda». L'esposizione si chiude con l'ologramma di uno strep-tease che mostra il cambiamento della silhouette femminile nel corso delle varie epoche.