Jeans per tre generazioni, bellissime le gonne a palloncino

Jeans per tre generazioni, bellissime le gonne a palloncino
di Maria Latella
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Giovedì 18 Settembre 2014, 20:03 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 17:38

​La sessantenne che ne dimostra quaranta: Anna Wintour, direttore di Vogue America. La quarantenne che ha vissuto e bevuto (e si vede): Kate Moss. La ventottenne che, come molte coetanee, è meno tormentata della quarantenne ma forse perfino più risolta di quanto non fosse la sessantenne quando aveva la sua età: Charlotte Casiraghi.

Le vedi, l'una accanto all'altra, insieme per la sfilata di Gucci e pensi che i vestiti, ecco, i vestiti sono quello che unisce generazioni di donne altrimenti in competizione, in tensione.

Andare in giro per vestiti, per scarpe, per borse, unisce madri e figlie a tutte le età, è l'equivalente dell’andare allo stadio per i maschi della famiglia.

BOCCA ROUGE

Anna Wintour, 64 anni. Kate Moss, 40 anni, Charlotte Casiraghi, 28 anni, con la moda lavorano. Siedono vicine alla presentazione della collezione primavera-estate di Gucci, La bella ventenne del principato di Monaco è da tempo testimonial della maison dei Pinault, e ora presta la sua integra bellezza anche al make up firmato Gucci. Viso perfetto, più dolce di quello della pur bellissima Caroline, bocca rouge come usano truccarla tutte (o quasi) le parigine della sua età, tubino nero e décolleté dal tacco sottile. Perfetta. Accanto a Charlotte, Kate Moss, seppure magnetica, appare come sgualcita dalla vita. Ciascuna delle tre generazioni troverà nelle proposte create da Frida Giannini la risposta a uno stato d'animo, la voglia di sentirsi in sintonia con un momento. La creativa di Gucci celebra i dieci anni con l'azienda e anche lei ha fatto sedere in sfilata le varie generazioni della sua famiglia: la sua mamma, bionda come lei, la figlia adolescente del suo compagno, l'ad di Gucci Patrizio Di Marco, e Greta, la bimba di due anni nata dal loro sodalizio sentimental professionale.

Frida Giannini ha in mente una donna che, come lei, viaggia molto, soprattutto (ma non solo) per lavoro. La veste con chemisier di ispirazione orientale, evoca gli anni Settanta negli abiti dall'orlo sotto il ginocchio, riaggiorna il jeans, la parte più riuscita della collezione, soprattutto nei tailleur pantaloni con i bottoni dorati.

Il denim fa un'incursione rapida anche da Alberta Ferretti ma, appunto, è solo un'incursione perché a poche signore ipermagre e ipersicure del loro stile si consiglia di passeggiare fasciate in un jeans che piano piano scivola nel tulle. Piacerà ma si spera di non vederlo indossato con tacco 12 alle 11 del mattino. Le appassionate di Alberta Ferretti andranno sul sicuro col resto della collezione, come sempre romantica, capace di rendere elegantemente sexy anche chi non ha un corpo perfettamente scolpito. La tuta rosa cipria, l'abito lungo di chiffon dello stesso colore o verde menta con vita Impero, l'elegante serie finale bianco ghiaccio: tutto è pensato per far sentire femminilmente seducente e “a posto” una donna che generalmente vive in tailleur pantalone tutto il giorno.

FUMETTI GIAPPONESI

Mai un tailleur, ma gonne colorate, strette o a palloncino, tessuti fatti a telaio nel Burkina Faso, suggestioni da Haiti. Sono gli abiti di Stella Jean, che richiama a ogni stagione un numero crescente di buyers e ha tra le sue clienti anche le più apprezzate avvocate d'affari di Milano. A volte una gonna colorata aiuta ad affrontare la lunga trattativa per una quotazione in Borsa. Del resto, ormai si sa che per condurre business di una certa delicatezza non è indispensabile travestirsi da maschio in doppiopetto.

Giovane e ispirata a quelle ciarliere eppure impenetrabili ventenni che si incontrano per le strade di Tokio, la collezione Fay firmata Aquilano e Rimondi è anch'essa assai colorata, dedicata alle clienti che sanno cosa sono i manga, i fumetti giapponesi, ma interessante anche per chi, a tutte le età, d'estate ama i parka colorati o ricorda ancora la Lucy di Charlie Brown (stampata su gonne assai carine). Fay propone una ricerca sui tessuti davvero meritevole, mescola organza e neoprene. L'effetto e qualcosa di diverso, lontano dal main stream, qualcosa da copiare, non qualcosa di copiato. In più, mette allegria. Di questi tempi, non è poco.

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