Altaroma: Atxv, Piferi e Niccolò Pasqualetti vincono il concorso di scouting “Who Is On Next?”

Altaroma_Premiazione WION? 2021_credits Courtesy of Press Office
di Gustavo Marco Cipolla
6 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Luglio 2021, 17:20 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 14:26

In diretta dagli Studi di Cinecittà, Atxv di Antonio Tarantini, Piferi e Niccolò Pasqualetti vincono la 17esima edizione del concorso di scouting “Who Is On Next?”, promosso da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia, conquistando il podio per le categorie ready to wear e accessori durante la seconda giornata della manifestazione capitolina dedicata alla moda e ai talenti. Una giuria di qualità, formata da esperti del settore e professionisti nel campo della distribuzione, dell’editoria e dell’industria, ha attribuito i prestigiosi riconoscimenti. La cerimonia di premiazione è stata trasmessa anche in live streaming su smartphone e tablet tramite un’apposita app.

 

I vincitori della 17esima edizione

Genderless e fluidità sono le parole chiave della capsule di Atxv by Antonio Tarantini, che rielabora codici stilistici immaginando un métissage riconoscibile di elementi rubati al guardaroba maschile e femminile. Un alfabeto che, lontano dalle regole canoniche, segue un lessico inedito rielaborato dall’immaginazione e dalla fusione materica: drappeggi, dress ruotati, asimmetrie e tagli precisi sfidano i pregiudizi. Sensuali look minimal e nessuno spreco, recuperando le stoffe in disuso non impiegate nelle stagioni precedenti. Alfredo Piferi è il fondatore di Piferi, che produce sofisticate scarpe vegane femminili, tra ecologia e lusso. Dopo aver lavorato per Jimmy Choo, si è lasciato incantare dall’architettura mettendo a punto un concept singolare ispirato al surrealismo in un mix sapiente di proporzioni, strutture e dinamismo. Eco-shoes e calzature firmate sono progettate e realizzate completamente a Parabiago, in Lombardia. Décolleté, sandali, zoccoli cutaway, ballerine e stivali abbracciano l’alto artigianato nostrano accanto all'high tech, rispettando l’ambiente e il pianeta. La pietra e l’acqua si trasformano nelle linee di Niccolò Pasqualetti, che spiega quanto le forme d'arte dell'abbigliamento e dei gioielli siano, secondo lui, indifferenziate. Recycle di materiali destinati a diventare unici, non più superflui, per collezioni androgine costruite sul principio del biomorfismo.

La giuria di qualità e i premi

Nel panel dei giurati, tra gli altri, il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa, la talent scout Simonetta Gianfelici, la giornalista e critica Suzy Menkes, Sara Sozzani Maino, deputy director di Vogue Italia nonché head of Vogue Talents, il ceo di Pitti Immagine Raffaello Napoleone, la presidente di Altaroma Silvia Venturini Fendi, alla guida creativa della maison dalla doppia F, il designer Paul Andrew. I vincitori di “WION?” 2021 si aggiudicano il prestigioso riconoscimento dedicato a Franca Sozzani. Per i primi tre, una somma in denaro e la visibilità sulla Bibbia della moda. Il prossimo inverno, Altaroma ospiterà finalisti e vincitori mentre CNMI darà a chi ha trionfato l’opportunità di partecipare a Milano Fashion Week Men’s e Women’s Collection, che si svolgeranno a gennaio e settembre 2022. Inoltre, i finalisti Italian Family e Id.Eight hanno conquistato il “Pitti Tutoring & Consulting Award”: sei mesi di mentorship e formazione per affrontare al meglio il mercato dei buyer nazionali e internazionali. Si aggiunge, per la prima volta, il “Premio Manteco” sostenuto dall’azienda toscana che, nata nel 1941 e rappresentata dall’ad Marco Mantellassi, è leader nella produzione tessile sostenibile e di lusso. Manteco fornirà i tessuti al vincitore Alessandro Vigilante per le sue future creazioni. Infine, Altaroma, CNMI e Camera Moda Fashion Trust hanno avviato una campagna di raccolta fondi per supportare gli emergenti che hanno aderito al contest. Per il prêt-à-porter maschile Gabriele Santoriello, cresciuto nell’atelier di famiglia, dopo essersi formato all'Isd di Napoli e aver collaborato con celebri realtà del sistema, porta in scena Italian Family, progetto imprenditoriale che rivisita la tradizione sartoriale partenopea con una contaminazione di linguaggi. Mondi differenti si incontrano nell’urban style dallo spirito classico, tra forme e volumi casual. Le sneakers eco-friendly di Id.Eight sono unisex e cruelty free, confezionate con scarti alimentari come le bucce di mela e uva o le foglie di ananas. Grazie alla volontà del sudcoreano Dong Seon e della product manager Giuliana Borzillo, dal 2019 la start-up lotta contro lo spreco delle risorse unendo in una formula magica la tecnologia dell’economia circolare all’aspetto manifatturiero che è una ricchezza per il territorio. Fra richiami alla palette cromatica e al mood degli anni ‘90. Pugliese, classe 1982, Vigilante si destreggia nella sua grammatica estetica fra danza e fashion. Sette anni  di esperienza da Dolce & Gabbana e, in seguito, da Gucci e Philosophy. Attraverso una personale e appassionata concezione del womenswear, si lascia ispirare dalle coreografie di Merce Cunningham a Pina Bausch: la femminilità del corpo in movimento dona consapevolezza alla fisicità, ricorrendo alla qualità delle decostruzioni ed esaltando la silhouette.

Gli altri finalisti di WION? 2021

Francesco Gentile e Chiara Catone, coppia nella vita e nella professione, hanno fondato nel 2017 il marchio che unisce i loro cognomi: Gentile Catone. Una collezione visionaria, variopinta, futuristica e ricca di suggestioni che sono il frutto di momenti condivisi. La loro linea donna è eversiva e spontanea, contraddistinta da romantiche stampe, che riproducono la bellezza della natura, e outfit versatili, che non rinunciano all’eleganza mediante abiti ricercati ed ecologici. Kobf- kidsofbrokenfuture della stilista spagnola Marta Sanchez Castañeda, affiancata da suo marito Elbio Bonsaglio, guarda ai processi produttivi responsabili prendendo spunto dalla “subculture” della fine del ‘900. L’obiettivo è quello di arrestare la miopia della società nel suo complesso rispetto all’evidente evoluzione della modernità alla quale solo i  giovani sembrano essere più attenti. Così, l’indifferenza mainstream può essere contrastata dalle nuove generazioni, da sempre pronte ai cambiamenti e ad accoglierli in un’ottica di inclusività e aggregazione. Il menswear di Marcello Pipitone nasce nel 2019 quando il creativo, che ha studiato allo Ied di Milano, lancia la griffe omonima: singolari pezzi che raccontano storie, la narrazione racchiusa nelle mise è la sua inconfondibile cifra, che riutilizza materie di scarto nel segno dell’upcycling e del riciclo green. Il brand no-gender Simon Cracker, pensato da Simone Botte, è un variegato universo popolato da romanzi, opere pittoriche, melodie musicali e pellicole cult da cui si generano idee prive di imposizioni che combattono le discriminazioni in una visione prospettica non convenzionale. «Il crack è fondamentale - dichiara - Significa distruzione e, ogni volta che mostro un nuovo concetto, sto facendo qualcosa di molto terapeutico che mi fa sentire libero». Proprio come nella combinazione dei tasti del pc, che serve ad eliminare o annullare l’ultima operazione compiuta, Ctrl+z  reinventa il presente del made in Italy, occupato prepotentemente dal fast fashion, guardando al domani dell’artigianalità, ormai abbandonata dai ritmi frenetici odierni. Da un’idea di Valentina Battaglia, Camilla De Stantis, Beatrice Giaccaglia e Irene Piccirilli, l’intento è non dimenticare il passato, trasformandolo in maniera intelligente. Disegnando capi vivaci e all’avanguardia, prodotti in Italia con filati naturali. Alcuni sono rimanenze riprese dal magazzino, altri arrivano da imprese che si occupano di rigenerarli. L’artigiano Marco Trevisan sfrutta l’innato estro e le capacità manuali producendo pregiate borse.

Tutti i passaggi sono handmade: dal bozzetto al cartamodello, sino all’accessorio finito. Continua ricerca della perfezione e una virtuosa attenzione all’impatto ambientale caratterizzano la sua filosofia.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA