Dalla pop art di Valentino
alla bellezza da fiaba di McQueen

Valentino e Alexander McQueen Fall 2014 RTW
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Mercoledì 5 Marzo 2014, 14:44 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 09:32

PARIGI - Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, a un anno dal loro omaggio ai dipinti dei maestri olandesi e alle ceramiche di Delft, guardano all'Italia e alla pop art degli anni Sessanta. «Giosetta Fioroni, Carol Rama e Carla Accardi sono state figure di rottura, nessuno credeva nelle donne in quanto artisti», hanno precisato i designer Valentino.

I fiori optical di inizio sfilata sono solo una parte del mood Sixties che la permea: vestiti con colletti da camicia, abiti di tulle ricamati e cappe di tutti i tipi (in pizzo, in pelle, in crepe di seta) sono perfetti per un look alternativo.

Tra i capi dal sapore più nuovo il patchwork in pelle multicolore da Arlecchino: perfetto per la gonna midi, abbinata con una camicetta dalle maniche trasparenti.

Una parte significativa della collezione Autunno Inverno 2014 2015 è dedicata agli abiti da sera: l'ultimo in passerella è in tulle blu scuro, ricamato con un cuore sul petto e stelle sulla gonna, omaggio alla Fioroni e stile Valentino.

Lee McQueen ha spiegato, nelle note di sfilata, che si sentiva in dovere di offrire al suo pubblico, spossato da settimane di show, qualcosa di spettacolare, per rianimarlo: ha trasformato così il centro di formazione della Garde Républicaine in un paesaggio arcano, coperto da 10.000 piante di edera e illuminato da uno spettrale chiarore lunare.

Tema della sfilata la «Bellezza selvaggia» di una donna liberata, dal nuovo volto, che guarda «il mondo attraverso gli occhi di un bambino innocente» (la recente maternità avrà senz'altro aiutato Lee nell'approccio).

Sulla passerella di Alexander McQueen sfila quindi la fiaba, con eteree organze finemente ricamate, cappotti composti da piume tagliate a mano per creare l'illusione di ali di falena e virginali grembiuli in sangallo.

Ma nelle fiabe, si sa, l'innocenza è accompagnata da lupi, streghe e creature tenebrose: il lato più selvaggio e oscuro dei capi non fa altro che sottolineare l'attitudine all'artaginato di McQueen, che spesso segna una linea sottilissima tra prêt- à-porter e couture.

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