Vogue, la copertina delle super top diventa un caso: «Troppo Photoshop». Ma la rivista smentisce. Nella moda è ancora vietato invecchiare?

La copertina di settembre di Vogue ritrae le quattro super top degli anni Novanta riunite sotto la lente del giovane fotografo Rafael Pavarotti

Vogue, la copertina delle super top diventa un caso: «Troppo Photoshop». Ma la rivista smentisce: «Normale editing»
di Costanza Ignazzi
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Martedì 15 Agosto 2023, 18:21 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 12:51

Photoshop o non Photoshop? È un caso la copertina di settembre di Vogue, la più importante dell'anno, come addetti ai lavori e habitués sanno, che ritrae le quattro super top degli anni Novanta riunite sotto la lente del giovane Rafael Pavarotti. Linda Evangelista, Cindy Crawford, Christy Turlington e Naomi Campbell: "le più grandi di tutti i tempi", titola la rivista. Una definizione che non fa una piega: nessuna delle attuali Gigi, Bella e Kendall ha avuto un impatto sulla moda (e sulla società) paragonabile a loro. Belle e impossibili, affascinanti e inarrivabili, onnipresenti tra passerelle e mondanità, ogni loro foto è un pezzo di storia e ogni outfit da loro indossato viene quotidianamente copiato, anche 30 anni dopo. 

Le top model sulla copertina

Oggi tutte over 50, nessuno le ha dimenticate: soprattutto non gli stilisti, che continuano ad ospitarle nei defilé provocando l'entusiasmo dei più.

A breve le 4 saranno anche protagoniste di The Supermodels, nuova docu-serie in arrivo su Apple tv il 20 settembre. Una copertina che poteva fare la storia si è però trasformata in una clamorosa occasione mancata. Che sia per i troppi ritocchi (smentiti però da un portavoce di Vogue, che al NY Times ha parlato di "editing e illuminazione minimi") o per il fatto che le quattro appaiono totalmente "slegate" tra di loro, come se avessero posato separate e fossero poi state riunite solo da Photoshop, la cover ha scatenato una bufera mediatica. 

Vietato invecchiare

«Voglio le rughe, ma uso il Botox sulla fronte quindi sono un'ipocrita. Ma voglio invecchiare», dichiara tra le pagine Linda Evangelista, che di rughe negli scatti però non ha neanche l'ombra. Così come le illustri colleghe: se per qualcuno l'operazione vintage è un trionfo in molti sottolineano che la moda continua a negare totalmente la possibilità di invecchiare. Il tutto fa ancora più riflettere se si pensa che la stessa Evangelista, dopo essere scomparsa dalle scene per anni, aveva raccontato pubblicamente la sua disavventura dopo un trattamento estetico che la ha lasciata sfigurata (nemmeno di questo, ovviamente, c'è traccia sulla cover di Vogue).

E un'assenza importante dimostra - visto che a quanto pare ce n'è bisogno - che il tempo passa malgrado le copertine glamour vogliano dirci il contrario. Tatjana Patitz, la quinta supermodella ritratta da Lindbergh negli anni Novanta, è morta lo scorso gennaio a 56 anni a causa di un cancro. 

La carica delle over 50

Qualche tempo fa Cindy Crawford, all'epoca all'alba dei 50, si era fatta fotografare senza problemi in intimo, spiegando la sua routine di bellezza e anticellulite. «Il mondo mette sotto pressione le donne che invecchiano - spiega in un video di Vogue - Ma possiamo ancora divertirci, possiamo ancora essere belle, possiamo ancora essere visibili». Si è parlato tanto della nuova bellezza over 50, con icone come Jennifer Lopez, Monica Bellucci, Jennifer Aniston e le protagoniste di Sex and the City, ora sessantenni, tornate alla ribalta grazie al fortunato sequel "And just like that". Sarebbe bello mostrare alle nuove generazioni le icone di prima che nascessero come sono oggi, con il carico di vita, esperienze e sì, anche le rughe. Bello e, a quanto pare, impossibile. Per ora. 

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