Sfilate e concerti ai Designer Outlet, «Gli Eurodisney dello shopping»

Sfilate e concerti ai Designer Outlet, «Gli Eurodisney dello shopping»
di Paola Pisa
4 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Agosto 2014, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 16:25
Ventiduemila persone, qualche giorno fa, erano ad applaudire Alexia dopo essere riemerse dagli acquisti a Castel Romano.

Sono strapiene le serate al Designer Outlet, cittadella dello shopping tra centinaia di negozi griffati e marchi del lusso, a prezzi scontati e iperscontati. Oltre a fare incetta di pull e costumi, si può passeggiare con la famiglia, trovare bar, ristoranti e baby sitting. Assistere a concerti e a sfilate di alta moda. Qui è stato organizzato il Vintage Festival e adesso è in corso il Summer Festival, che dopodomani ha in programma il concerto dei Platinum - The Live Abba Tribute Show. La band riproporrà al pubblico i successi del mitico complesso pop svedese che furoreggiava negli Anni ’70. Un titolo per tutti: "Mamma mia", da cui il musical e il film con Meryl Streep. Il 10 agosto super serata animata dal DJ set di Radio Dimensione Suono Roma, il 15 prevista una Festa di Ferragosto ricca di sorprese; nelle serate degli eventi shopping fino a mezzanotte.



L’outlet è social, è un luogo d’incontro, in un certo senso la nuova piazza urbana?

«Proprio così. Una piazza di quelle che in città non esistono quasi più. Un luogo dove stare tranquilli. Dove non si ha paura di scippi. Dove portare i figli. E trovare sempre parcheggio. Siamo orgogliosi di aver creato questo posto che rappresenta per molti adulti quello che Eurodisney è per i bambini», risponde Roberto Meneghesso, Country Manager Italia della McArthurGlen. Milanese trapiantato a Roma, esperienze internazionali e ora punto di riferimento italiano (con aggiunta di Atene) delle cittadelle dello shopping. Quella di cui fa parte è una mega società mondiale che ha inventato i “mall” in America, poi è sbarcata in Inghilterra e ora possiede più di venti centri solo in Europa.



La società ha creato oltre mille posti di lavoro. Tutto in controtendenza rispetto alle difficoltà del Paese. Quale è il segreto di una formula così vincente?

«La socializzazione è, con le grandi firme a prezzi ridotti, la strategia su cui si basa l'outlet che è un insieme di Facebook, Instagram, Twitter, ma con la possibilità di incontrarsi in carne e ossa e divertirsi. Il fatto che una società straniera investa in Italia è un altro indice importantissimo».



La grande moda si può comprare nei Designer Outlet con un risparmio dal 30 al 70%: ma gli stilisti e le mega marche sono contente di prolungare la vita delle loro collezioni, anche se a costi più bassi?

«Certo, tanto che molti negozi e marchi si sono adeguati al nostro sistema di vendite e ormai, anche se a prezzi diversissimi, riforniscono continuamente i loro monomarca con capi sempre nuovi per attirare acquirenti».



L'e-commerce è un vostro forte antagonista?

«Non faccio parte della generazione digitale, ma compro su internet. Credo che l’e-commerce abbia un grande futuro, ma non per quello che si indossa. Penso che un abito o un paio di scarpe vadano misurati, la pelle di una borsa accarezzata. Lo shopping così conserva anche un lato piacevole, di gioco, il divertimento è la grande atout. Quando vedo una giacca a quadrettoni sarei tentato di acquistarla, ma la mia corporature mi consente solo il gessato».



Come spiega la forte crescita di fatturato, in un momento di crisi in cui i negozi al dettaglio chiudono?

«E' chiaro che il budget di cui si dispone individualmente è minore di quello di qualche anno fa, ma chi ha l'esigenza di fare shopping per la famiglia a costi contenuti, puntando sulle griffe, prima o poi viene da noi».



Designer Outlet, cosa significa?

«Da subito McArthurGlen ha puntato, scelta vincente sui competitor, sul fashion system. Su brand e stilisti. Insomma sulla moda mondiale. Se scorre l'elenco di quelli che hanno deciso di aprire negozi nei nostri outlet troverà tutti i grandi marchi globali. Meno due, francesi. Poi ci sono gli oggetti per l'arredo della casa, e il resto. Ma la moda è il punto forte». Nei cinque outlet McArthurGlen si trova da Armani a Zegna, passando per Aspesi, Bulgari, Bottega Verde, Harmont&Blaine, Lardini, Roberto Cavalli, Ferragamo. Tanto per citarne alcuni. Ci sono poi Bialetti, Bose, e una serie infinita di brand di alta gamma in altri settori. A Castel Romano sono state aggiunte nell'ultimo periodo cinquanta griffe, tra cui L'Oreal Paris, Lacoste, The Bridge, Paul Taylor, Class.



Chi spende di più, gli uomini o le donne?

«Cinquanta e cinquanta. Ma il concetto di acquisto è molto diverso. Gli uomini comprano mirato. Le donne fanno “window shopping”, ossia passeggiano tra i negozi guardando le vetrine. Molto spesso vengono con le amiche, provano, si fanno consigliare. Alla fine magari hanno un colpo di fulmine».

Gli stranieri arrivano a frotte. I tour operator li convogliano. E loro sono ben felici di farsi guidare.

«Lo stile di vita italiano è molto apprezzato all'estero. Americani, russi, turchi, ucraini, cinesi... Grazie a dio siamo considerati titolari del buon gusto mondiale. Ho viaggiato e lavorato in tutto il mondo, e devo dire che solo in Spagna il piacere della vita è altrettanto alto. Però, noi abbiamo dalla nostra parte la Dolce Vita, che è sempre presente nell'immaginario collettivo. Le bellezze e ricchezze culturali dell'Italia fanno la loro parte. Sapesse quanti sono gli stranieri che appena entrati in un outlet, come prima cosa comprano una valigia da riempire con gli acquisti. Come dicevamo, vendiamo sogni. Ma raggiungibili. Un po' come quelli che i bambini soddisfano in un parco Disney. In più, ci sono l'impegno nel sociale, tanti nuovi posti di lavoro e importanti investimenti da parte di chi crede nell'Italia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA