AltaRoma al via: moda, gusto ed Expo

AltaRoma al via: moda, gusto ed Expo
di Paola Pisa
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Venerdì 30 Gennaio 2015, 21:27 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 17:17

Tendone&couture. Scapigliatezza&lusso. Auditorium Parco della Musica. Piove, ma che fa. Ma il popolo della moda non demorde. Tacchi alti, stole di visone, scollature, gioielli. E' qui, stavolta, che va in scena AltaRoma con le maison note e il corredo di giovani talenti che la manifestazione promuove alla grande. Niente Santo Spirito in Sassia come gli anni scorsi.

La location cambia ma la necessità fa virtù, risparmiare un obbligo, e la prima giornata della tornata capitolina vede in scena tre stilisti romani sotto la tensostruttura che con il Maxxi, hotel e gallerie, ospita le collezioni.

Si va in pedana fino a lunedì, quando saranno le scuole e dire la loro. Il calendario è fittissimo. La parola d'ordine è pret-a-couture. Come dire abiti portabili, fatti su misura, ma con concezione moderna e mood giovane. Le ispirazioni variegate.

Lo chic è un obbligo, da Ettore Bilotta, reduce dai successi in Oriente dove sono state appena presentate le divise che ha disegnato per la Etihad Airways, compagnia di bandiera degli Emirati Arabi. Il sarto non prescinde dal nero, ma in un crescendo di ottimismo punta anche su pailletes pitonate, shorts, gonne accompagnate da bellissime camicie maschili con polsini grandi, perfetti per i gemelli. Fino ad arrivare all'oro, con i suoi bagliori di eccentricità. La sposa è in lungo, davanti casta e dietro con una scollatura che scopre la schiena e è ricamata in pvc e Swarovski. Il velo diventa una acconciatura e un omaggio all'Oriente.

"Abat jour", canzone Anni 40, accompagna le mise di Giada Curti, dedicate a Sofia Loren che appare sullo schermo mentre in guepiere seduce Marcello Mastorianni. Il film, è "Ieri. Oggi. Domani". Gli Anni 60 imperversano, le gonne immense sono accompagnate da sottogonne, la camicia bianca non manca. Gli shorts sono in pizzo, i cappottini in merletto, gli orli degli abiti sotto la rotula. Da Luigi Borbone il gioco è tra austerità e nudità. I vestiti hanno scollature velate che disegnano croci proprio sul seno e lo scoprono quanto basta per renderlo protagonista.

I colori guardano anche alla palette cromatica da "corrida o processione" del celebre disegnatore Renè Gruau: rosso, bianco, nero. La mitica groupie hippy chic, qui, Pamela Des Barres, è la musa. Ci sono tute di seta essenziali, giacche guarnite da decori tipo torero, i ricami Transfer. Ai piedi anfibi. Oggi, Antonio Grimaldi e la sua collezione floreale sfileranno tra 20mila petali di rose e garofani, stile Infiorata di Genzano. Ad applaudire Ornella Muti, Maria Grazia Cucinotta e Giovanna Melandri. Più ricche sceicche, acquirenti del couturier.

Una manifestazione di protesta di un gruppo di persone che rivendicano diritti negati all'abitazione ha creato un po' di caos durante la sfilata di Luigi Borbone. Parecchie ospiti sono tornate indietro senza entrare, altri hanno cercato di entrare dagli ingressi secondari.

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