Si tratta di un gioiello realizzato in occasione dei festeggiamenti del 50° festival della musica wagneriana, in Villa Rufolo nella città di Ravello, sulla costiera amalfitana.
Ispirato al dramma musicale di Richard Wagner, il gioiello in oro, rubini, diamanti ed acquamarina, racchiude tutta la ricchezza simbolica e l’intreccio di elementi filosofici, letterari e religiosi, di cui si compone l’opera: il Santo Graal, la Sacra Lancia, le fanciulle fiore, Kundry e il malvagio Klingsor.
Sul verso, l’artista interpreta la musica cosmica di Wagner, con i quattro elementi di Empedocle: l’aria (il cherubino che soffia), il fuoco (le fiamme), l’acqua (il delfino), la terra (la chiocciola) e al di sopra delle cose umane, Dio, Alfa e Omega, creatore dell’immenso, che ama gli uomini nel cui cuore palpita, come nel cuore del gioiello, la colomba della pace. E ancora, in lato, le stelle, il sole e la vita divina.
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