ROMA - Un secolo di seduzione. È di 100 anni fa, infatti, il brevetto per il “reggiseno senza parte posteriore” ideato dalla giovane ereditiera Mary Phelps Jacob il 3 novembre 1914. Il brevetto viene poi venduto per 1.500 dollari alla Compagnia di Corsetti Warner Brothers del Connecticut che inizia la produzione industriale di questo nuovo capo d’abbigliamento, destinato a lunghissima vita.
Mary Phelps Jacob cambia non solo il modo di vestire delle donne, costrette fino a quel momento a sopportare scomodi sistemi di contenimento come corsetti e stecche di balena, ma anche il costume, i canoni di seduzione, i meccanismi di protesta e il quotidiano collettivo.
Un secolo di storia vissuto attraverso l’evoluzione di quei due pezzetti di stoffa cuciti insieme per «poter indossare un abito scollato e trasparente senza mostrare il corsetto sottostante», come spiega candidamente la Phelps.
Una trovata della quale la nipote di Robert Fulton, inventore del battello a vapore, intuisce immediatamente il potenziale rivoluzionario: «Non posso dire che il reggiseno cambierà il mondo come il battello a vapore del mio antenato, ma quasi».