Da Versace ad Armani: il mondo della moda a pranzo con Renzi a Palazzo Reale -Foto

Da Versace ad Armani: il mondo della moda a pranzo con Renzi a Palazzo Reale
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Mercoledì 24 Febbraio 2016, 14:55 - Ultimo aggiornamento: 17:11

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è arrivato a Milano all'evento che inaugura la settimana della moda femminile.  
 



L'evento di inaugurazione di Milano Moda Donna si tiene a Palazzo Reale, con un pranzo ufficiale a cui partecipano, tra gli altri, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e il presidente della Camera Nazionale della Moda, Carlo Capasa. Ad accogliere Renzi al suo arrivo il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, Pisapia e Capasa. 
 All'evento sono presenti anche molti dei più importanti stilisti italiani come Lavinia Biagiotti, Ennio Capasa, Anna Molinari, Alberta Ferretti, Angela Missoni, Renzo Rosso, Donatella Versace, Giorgio Armani. Il premier ha salutato il pubblico e la stampa ma non ha rilasciato dichiarazioni.

«Un privilegio essere qui in mezzo a un'Italia che ha voglia di futuro che ha passione», ha detto il premier. «È curioso che io sia il primo. Spero di non essere l'ultimo», ha detto il presidente del consiglio in riferimento alla 'prima voltà di un premier alle sfilate. «Dobbiamo vincere i luoghi comuni. Guai a pensare che la moda sia un divertissement per pochi come viene fatta passare in modo superficiale da alcuni. La moda è fatta da donne e uomini che lavorano che apprezzano il talento della genialità. Basta pensare quanto pesa sul Pil, ma i numeri sono persone che lavorano e imprenditori che hanno coraggio di crederci anche quando non era facile».

Nel suo intervento, Renzi ha proseguito: «In Italia per anni ci hanno raccontato che globalizzazione era nemico, una minaccia. Voi dimostrate esattamente l'opposto. È una grande opportunità. C'è bisogno di un'Italia che sappia parlare al mondo anche con la consapevolezza che il mondo ha bisogno di noi» e un «mondo interconnesso ha bisogno dei valori della nostra storia». «Nel vostro settore il peso del passato e straordinario», ma «abbiamo bisogno di prendere i valori e proiettarli nel futuro. La moda o è innovazione o non è».
Renzi ha parlato quindi di un Paese che «non viva di nostalgie» e sia «molto più laboratorio che museo, più innovatore che tradizionalista». «C'è bisogno di maggiore sistematicità. Quante occasioni abbiamo buttato via». «Non sono qui a dire ora investiremo, ma per riconoscere una realtà che c'è. È una realtà che ha possibilità e forza per scrivere una pagina di futuro più affascinante che in passato. Noi - ha proseguito il premier - ci saremo con tutti i nostri limiti ma con la consapevolezza che il nostro paese, tolta un pò di polvere, è un paese importante, leader per qualità della vita, per i valori».
Infine l'omaggio ai presenti «che hanno fatto la storia della moda, una storia globale. Se dico Giorgio Armani dico una persona che rappresenta l'Italia nel mondo», ma anche l' «attenzione ai giovani talenti» che sta dedicando la stampa internazionale. «L'Italia è tornata. Crediamo molto nel nostro passato ma ancora di più puntiamo sul nostro futuro», ha concluso.

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