LONDRA - Ormai esistono solo nelle sfilate di alta moda e sui red carpet pi prestigiosi. Stiamo parlando dei Ballgowns, gli abiti da ballo, ampi e vaporosi, il sogno couture di ogni Cinderella che si rispetti.
Chi non ha mai sognato di indossarne uno? Eppure le occasioni per sfoggiarli sono sempre più rare e si riducono a eventi mondani di altissimo livello e ai red capet, per la precisione tre, più importanti al mondo: Venezia, Cannes e la Notte degli Oscar.
Fino al 6 gennaio 2013 presso il museo di costume e moda «Victoria & Albert Museum» di Londra si sta svolgendo la mostra dal tiitolo «Ballgowns: British Glamour since 1950», nata come omaggio celebrativo del Giubileo di Diamante della Regina Elisabetta, che festeggia 60 anni di Regno. In mostra quasi settanta ballgowns, british naturalmente, che ripercorrono l’evoluzione del design inglese dagli anni Cinquanta ad oggi e fanno sognare rammentando non solo le romantiche donne di qualche decennio fa, ma anche di un’epoca non tanto lontana da noi, fatta di balli reali ed eventi mondani.
In mostra anche i meravigliosi abiti da ballo esibiti da Lady Diana quando era ancora la Principessa del Galles in numerose occasioni ufficiali, soprattutto negli anni Ottanta, quando la tendenza al volume, dalle maniche e gonne a palloncino, era più forte che mai e un bell’abito da ballo era il massimo dello chic. Oggi sono soprattutto gli stilisti di alta moda a disegnare qualche ballgowns, pensando che esisterà sempre una cliente dai gusti rètro e romantici o una star che vorrà sfoggiarlo su un red carpet importante con la giusta attitude.
Eppure dall’Ottocento in poi non c’era evento mondano in cui non fosse richiesto un ballgown e ancora oggi durante i Balli delle Debuttanti, l’etichetta impone che la gonna sia a corolla, ampia e voluminosa. Un trionfo di tulle e crinoline che ultimamente abbiamo avuto occasione di ammirare al MET Ball 2012 in occasione della grand opening della mostra «Schiaparelli and Prada: Impossible Conversations».