Le mani, forti e delicate, accarezzano ago e filo sul manichino. E ne fanno un'opera d'arte astratta da regalare alla moda. Con “Balenciaga: Shaping Fashion”,il Victoria & Albert Museum di Londra, dal 27 maggio prossimo al 18 febbraio 2018, dedica,per la prima volta in Inghilterra, una retrospettiva al couturier spagnolo Cristóbal Balenciaga con i contributi dei fashion designer che ne hanno continuato il lavoro stilistico, rivisitandolo, per vestire la contemporaneità. Da Alexander Wang a Molly Goddard, fino all'attuale direttore creativo Demna Gvasalia. Quell'atteggiamento puerile che nascondeva però una grande passione per il suo lavoro in atelier, mai ostentato tra le luci della mondanità e piuttosto fatto di viaggi intimi e personali nella continua ricerca di una bellezza astratta e rarefatta. Cristóbal Balenciaga era maestro delle forme,sarto del taglio netto che detestava quell'estetica da New Look lanciata da Christian Dior, ammirando, invece, le rivoluzionarie madame Vionnet e mademoiselle Chanel, che in una dichiarazione disse “Balenciaga è l'unico couturier nel vero senso della parola. L'unico in grado di tagliare i tessuti e di assemblare creazioni con le mani. Gli altri sono semplici fashion designer”.E non era certo rinomato per i modi accondiscendenti, anzi. Uno stilista poco permissivo e che non le mandava a dire quando ciò che lui non considerava moda gli si presentava davanti agli occhi.
La prima sartoria a San Sebastian nel 1919, poi il trasferimento da Madrid a Parigi nel '37 a causa della guerra civile spagnola e da lì il sogno di abiti caratterizzati da silhouette avanguardiste e astratte. Il tailleur che fascia il corpo aderendo ad esso ed esaltandolo,abiti a sacco, tuniche, babydoll divennero con Balenciaga i must have dell'abbigliamento contemporaneo sempre in bilico tra arte e moda. Apprezzato da nobilidonne e marchese, astratto scultore di una moda che ha inventato volumi e linee innovative da conservare in una memoria storica troppo spesso sacrificata, sarà celebrato anche a Parigi, culla dell'Haute Couture,con un'esposizione tributo a 45 anni dalla sua scomparsa. Esploratore di tessuti, ricercatore di materiali sperimentali, sostituì il taffetà e il gazar con il cracknyl, texture impermeabile dall'effetto plastico per capispalla da indossare in città o in campagna.
Una mostra, quella al V&A di Londra, divisa in tre sezioni, dove accanto alle cento creazioni di alta sartoria si potranno ammirare bozzetti, accessori, i cappellini a spirale, tavole di ricamo ma anche immagini d'epoca, alcune in bianco e nero, firmate da artisti della fotografia come Richard Avedon e Irving Penn. Aveva dedicato la sua vita alla moda Balenciaga, maestro e artigiano delle forme,che negli anni '70, con il boom del prêt-à-porter,decise di lasciare il passo alle nuove generazioni, ispirando il talento, tra gli altri, di Emanuel Ungaro, Oscar de la Renta, Hubert de Givenchy.