Il primo cittadino, dopo aver sottolineato che «Sophia nella nostra città è diventata il simbolo contro il femminicidio e contro la violenza verso ogni donna», ha sostenuto, nella nota, che è stata divelta «certamente a causa di un gesto involontario, ma allo stesso tempo frutto di un disinteresse e di una noncuranza verso ciò che ci circonda e a cui si dovrebbe invece prestare maggiore attenzione e rispetto». Persiani ha espresso vicinanza alla famiglia di Cristina Biagi «e a tutte le famiglie e alle donne che ingiustamente sono rimaste racchiuse in un mondo che mai nessuno dovrebbe conoscere», e ha annunciato che «già a metà mattinata abbiamo provveduto al ripristino e al riposizionamento della scultura» e «ci stiamo occupando anche dell'illuminazione per dare a "Sophia" la luce che merita e renderla più sicura e protetta».
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