La competizione mondiale che per un mese, fino al 7 luglio, in Francia, vedrà sul campo atlete donne di tutto il mondo, ha già dimostrato di avere le stesse potenzialità economiche del calcio maschile. Il tasso di vendita dei biglietti, fanno sapere gli organizzatori francesi, ha superato il 70%, pari a 940 mila biglietti venduti su 1,3 disponibili. Nel 2011 in Germania i mondiali avevano attirato più di 800 mila spettatori, e poi in Canada oltre 1 milione e 300 mila. Cifre ormai da record.
Il livello di attrattiva mediatica del calcio femminile si sta allineando a quello maschile e proprio quest'anno la Fifa spera di superare la barriere di un miliardo di telespettatori durante le dirette. In Francia i diritti tv sono esplosi. Per l'edizione di quest'anno Tele France1 ha investito 10 miliardi di euro. Nicolas Scelles, economista di sport alla Manchester Metropolitan University, al quotidiano Le Monde è stato categorico: «E' il segno di una rivincita, di un avanzamento di potere, difficile da non vedere o ignorare». INsomma, almeno per le calciatrici che in tutto il mondo si battono per avere i medesimi premi e i medesimi ingaggi dei colleghi maschi, si tratta di una bella notizia.
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