La professionista si era presentata nell'ufficio del giudice, per avere chiarimenti su una causa in corso, portando con sé il proprio figlioletto di nove mesi. La professionista ha reso pubblica la vicenda. La presidenza del tribunale le ha risposto escludendo che ci siano basi giuridiche di discriminazione e pregiudizi alla sua attività professionale, in occasione del suo incontro con il giudice civile, e ricordandole anche che, tra l'altro, i minori non sono ammessi alle udienze. E aggiungendo che siccome lei ha parlato di gravi omissioni trasmetterà la nota dell' avvocatessa alla Procura a cui spetterà valutare se ci siano state omissioni o ci siano i profili del reato di calunnia.
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