Dall’esame delle procedure fallimentari è emerso che S.C., pur non apparendo nelle compagini societarie delle aziende fallite, di fatto ne era l’amministratore, gestendo la contabilità e i rapporti con le banche. In tale veste aveva nascosto alla curatela la contabilità delle società rendendo così difficile la ricostruzione del patrimonio societario ed occultando, con continui prelievi di denaro dai conti correnti, somme per oltre 6,3 milioni di euro in un arco di tempo di circa 3 anni. Come ricostruito dalle indagini patrimoniali della Guardia di Finanza, che hanno interessato un gruppo di ben 18 società tutte riconducibili, a vario titolo, sempre a S.C., i prelievi di denaro sono stati dirottati, in gran parte, su conti correnti personali dell’arrestato ed utilizzati per mantenere un elevato tenore di vita con abitazioni in famose località turistiche, frequentazione di ristoranti di lusso e la residenza in uno dei più noti palazzi storici del centro di Fano (PU). Una parte delle distrazioni è stata utilizzata per finanziare nuove società (call center per attività di vendita di energia elettrica e gas).
Tra gli artifici finalizzati a confondere eventuali azioni di controllo, è stato individuato il costante utilizzo di denominazioni simili tra le varie aziende costituite e, poi, fallite nel tempo. Prima della decozione, le sedi delle società venivano trasferite in altre province, mutando altresì l’amministratore, un mero prestanome – nullatenente – che acquisiva anche le quote societarie. Oltre all’arresto di S.C., e la denuncia di ulteriori 16 soggetti, la Guardia di Finanza di Pesaro ha proceduto alla perquisizione di n. 20 società operanti in Fano, Senigallia, Rimini, Padova, Milano e Sant’Angelo in Vado (PU), nonché le abitazioni dei soggetti coinvolti nell’indagine, sequestrando documentazione contabile, bancaria e informatica che sarà oggetto di ulteriore analisi. L'attività investigativa effettuata costituisce una linea d'azione fondamentale nell'ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo, finalizzata alla tutela di chi opera nella legalità per garantire condizioni di equità e trasparenza.
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