Pesaro, associazione olistica occupa un casolare Asur: «Ce lo permette il diritto internazionale»

Il tribunale di Pesaro
di Elisabetta Rossi
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Mercoledì 10 Febbraio 2016, 20:39
PESARO - Nessuna occupazione abusiva. «Siamo entrati in possesso di quel casale perché ce lo permette il diritto internazionale. L'Asur sapeva esattamente giorno e ora del nostro ingresso. Abbiamo solo seguito quello che prevede quella norma».
Così si sono difesi ieri mattina i 7 membri dell'associazione Prema Dham, tra cui Milena Masetti, finiti a processo l'estate scorsa per l'occupazione illegittima, secondo il pm Giovanni Narbone, di un casale disabitato dell'Asur. «Norma - continua la Masetti, che è difesa dall'avvocato Sylvie-Louise Mattioli di Fano - in base alla quale noi abbiamo inviato diverse lettere all'Asur prima chiedendo il comodato gratuito o l'acquisto dell'edificio. Poi avvisando che la mancata risposta sarebbe equivalsa a un tacito assenso. La risposta non è mai arrivata e così il 18 agosto scorso siamo entrati nel casale». Non solo. L'associazione, che ha sede a Ginestreto e nel sito si definisce “centro culturale e spirituale, l'evoluzione della coscienza olistica”, aveva anche occupato i 10 ettari di terreno circostanti e aveva stretto un accordo con un contadino perchè coltivasse l'appezzamento tenendo per sé meta del raccolto. L'altra metà sarebbe stata destinata, secondo i progetti del Prema Dham, ai poveri. Peccato che, nonostante il presunto fine caritatevole, per il pm Narbone non possa parlarsi di altro che di occupazione abusiva. Sentenza alla prossima udienza, 5 aprile.
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