Obama, il ristorante vip e l'ereditiera raggirata: l'intrigo che scuote Ancona

Obama, il ristorante vip e l'ereditiera raggirata: l'intrigo che scuote Ancona
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Martedì 18 Novembre 2014, 17:05
ANCONA - Pagava per ottenere un appuntamento con Barack Obama. In tutto, tra presunti contatti con l'Fbi e apparati di sicurezza di mezzo mondo, avrebbe dilapidato circa due milioni.

Il frutto della vendita del Passetto, ristorante vip, vanto di Ancona. Con questo grande intrigo sarebbe stata raggirata l'ereditiera anconetana Miranda Piermattei, sparita in circostanze misteriose e poi ritrovata in un hotel. Vicenda per cui è stato condannato l'osimano Paolo Mazzieri, autista factotum dell'ereditiera. L'uomo che sarebbe stato vicino alla facoltosa anconetana mentre questa dilapidava il suo patrimonio a suon di bonifici bancari e prelievi bancomat.



Soldi trasferiti a suo favore, ma anche della assistente rumena della Piermattei, Nicoleta Gal (a sua volta condannata a 3 anni e 4 mesi) e altre tre

uomini ancora oggi indagati. Un grande intrigo oggi raccontato per la prima volta dal giudice Francesca Betti nelle motivazioni della sentenza con cui, lo scorso 30 luglio, ha condannato Mazzieri (difeso dall'avvocato Andrea Nobili) a 7 anni di carcere.



L'anziana ereditiera soffriva in quel pericolo di disturbo delirante a carattere grandioso. In sostanza la donna, dopo la vendita del ristorante Passetto, aveva iniziato a perdere i contatti con la realtà. Immaginando di vivere delle situazioni inverosimili, soffriva di deliri. L'immenso narcisismo dell'anziana sarebbe stato il grimaldello con cui far breccia nella sua mente, portandola a bonificare centinaia di migliaia di euro.



Secondo la ricostruzione dell'accusa, Mazzieri e la Gal avrebbero inscenato delle vere e proprie pantomime, facendo cedere alla donna che c'era qualcuno pronto a farle del male. Credeva che la sua persona fosse talmente importante da diventare elemento cardine per una serie di indagini di livello internazionale. E allora, per salvaguardare la sua persona, “attenzionata anche dall'Fbi”, erano necessarie delle spese.



La stessa Piermattei aveva testimoniato di essere stata contattata per organizzare un viaggio alla Casa Bianca per incontrare il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Un mondo immaginario in cui gli imputati l'avrebbero fatta sprofondare, approfittando anche dei tanti trasferimenti in ospedali e cliniche private. Intanto la Piermattei stringeva in mano una targa con scritto Fbi e raccontava alle sue badanti di essere in costante contatto telefonico con un importante “commissario” dei servizi segreti americani. Tanto che nel dicembre del 2012, quando gli agenti della squadra mobile di Ancona l'hanno ritrovata in un albergo di Porto Recanati dopo essere “scomparsa” per settimane, aveva con sé delle borse piene di documenti con su scritto “Guardia del corpo”.



Mazzieri era lì, come era sempre stato negli anni scorsi. «Per questo l'imputato non poteva ignorare quello che stava accadendo, proprio per la frequenza e l'intensità dei contatti con l'anziana anconetana, di cui era diventato a tutti gli effetti il principale punto di riferimento nella vita, investito della piena fiducia». L'osimano ha approfittato dell'assoluta condizione di inferiorità e isolamento familiare per mettere in atto il suo piano. Mentre il resto della famiglia era stato escluso dal cerchio della fiducia. Un'“inclinazione anaffettiva” che l'aveva allontanata da molti cari, facendola così diventare preda perfetta per chi l'ha poi portata a bruciare i 2 milioni di euro, incassati con la vendita del ristorante Passetto.



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