Manifestazione contro l'ospedale unico a Fosso Sejore: la marcia dei 400

Manifestazione contro l'ospedale unico a Fosso Sejore: la marcia dei 400
di Luca Fabbri
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Domenica 15 Maggio 2016, 18:16 - Ultimo aggiornamento: 19:01

PESARO - Sventolavano decine di bandiere questa mattina a Fosso Sejore. Erano quelle del fronte del “no”, composto da oltre 400 persone, all'ospedale unico di Marche Nord realizzato a metà strada tra Pesaro e Fano.

 


Alla manifestazione organizzata dalle associazioni ambientaliste (Circolo Rosso Verde, Wwf, Legambiente, Italia Nostra e Lupus in Fabula) infatti hanno aderito le liste civiche di Pesaro e Fano, Forza Italia, Sinistra Unita, Fratelli d'Italia, il Partito Comunistra, Possibile, La Sinistra, il Movimento 5 Stelle ma anche il forum provinciale dei Beni Comuni, l'associazione Liberamente e persino l'Anpi. Tutti fermi nel chiedere alla Regione un passo indietro sia sul sito dove realizzare la struttura sia sul project financing per finanziarla. “Servono scelte condivise – sostiene Fernanda Marotti – occorre coinvolgere la cittadinanza per garantire scelte politiche partecipate. Ribadiamo il nostro no al sito di Fosso Sejore e al meccanismo del project per realizzarlo”. Il “serpente arcolabeno” si è dato appuntamento a Fosso Sejore e si è poi mosso compatto fino all'area in cui potrebbe essere edificato il nuovo ospedale provinciale. “Questo è un posto fantastico – ha gridato al megafono il presidente di Legambiente Pesaro Enzo Frulla – Va tutelato. Non si può realizzare qui l'ospedale”. In mezzo al corteo tanta gente. Di diverse idee politiche. Ed anche di diverse vedute sul futuro della sanità provinciale. Chi vuole realizzare l'ospedale a Chiaruccia. Chi a Muraglia. E chi invece non lo vuole proprio. C'era soprattutto la maggioranza che sostiene il sindaco di Fano Massimo Seri. Quella ovviamente non targata Pd. I consiglieri di “Noi Città” Laura Serra e Barbara Brunori e Carla Luzi di Sinistra Unita. Ed anche l'assessore Samuele Mascarin. “Fosso Sejore è la peggiore posizione possibile per realizzare la struttura – spiega Mascarin – E lo dimostra la folla che ha aderito alla mobilitazione. Per noi Chiaruccia resta il sito migliore. Ma serve maggiore ascolto delle comunità locali. Nessun esponente del Pd? No ma ho visto tanti loro elettori”. 

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