Franco Corelli, undici anni fa moriva
l'immenso tenore anconetano

Franco Corelli
di Marco Corelli
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Martedì 28 Ottobre 2014, 20:32 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 16:20
Undici anni fa, il 29 ottobre 2003, moriva a Milano il tenorissimo Franco Corelli, nato ad Ancona l’08 aprile 1921, città nella quale per tutta la sua fulgida ed elevatissima carriera ha mantenuto la sua residenza , nonostante le pressioni di altri Stati paradisi fiscali, che tenevano ad averlo tra i loro abitanti. La sua carriera nella storia della Lirica di tutti i tempi è stata unica ed irripetibile, sia per i risultati vocali ed Artistici ottenuti, che per i successi planetari ed i primati raggiunti, che resteranno impossibili da superare. Difatti dopo aver vinto il Concorso per voci nuove della Lirica a Spoleto nel 1951, insieme al soprano Marchigiano Anita Cerquetti recentemente scomparsa, che nonostante la sua breve carriera di 8 anni, resterà anch’ella una luminosa stella, una Icona ed un punto di riferimento del panorama lirico di tutti i tempi.



Franco Corelli percorse una vertiginosa ed insuperabile carriera che non ha conosciuto eguali, non solo grazie alle sue Insuperabili doti vocali, che con continuo studio e ricerca spasmodica, ha saputo plasmare e piegare a virtuosismi, che lasciano l’ascoltatore anche più esigente e preparato interdetto ed a bocca aperta, con i suoi acuti che arrivavano a superare il re diesis sovracuto con voce piena e non in farsetto o farsettone come ad esempio su “Sfolgorò divino raggio” dal Poliuto, con il quale inaugurò la stagione del Teatro alla Scala di Milano il 07/12/60, insieme alla Grandissima Maria Callas, nel quale ancora una volta conseguì un immenso successo personale sia di pubblico che di stampa, con insuperabili performances, che rimangono ancora scolpite nella memoria di chi ha avuto la fortuna di assistere agli spettacoli, delle quali si può ascoltare i trionfi, in quanto sono pubblicate registrate dal vivo su You Tube.



Per non parlare dell’Aida, del Trovatore, degli Ugonotti, ecc….. peccato che non esitano i video, perché Corelli non è un artista solo da ascoltare, ma anche da vedere, per capirne e poterne apprezzare a pieno l’Immensità, in quanto a tutto vantaggio dello spettacolo, era completo, un grandissimo attore sulla scena ed anche molto bello, elegantissimo, di classe ed atletico, come un Apollo greco , cosa molto rara tra i Tenori che si sono esibiti in tutti i tempi. Dal 1951 percorse fulmineamente tutti i traguardi di altissimo prestigio che un artista tenore potesse raggiungere, ha sempre trionfato e non ha mai conosciuto l’insuccesso o risultati mediocri.



Difatti si impose sin da subito nel panorama Lirico mondiale, è da ricordare che in quegli anni stavano esibendosi grandissimi Tenori quali: Lauri Volpi, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Beniamino Gigli ecc…., fu proprio per la sostituzione a Spoleto nei Pagliacci di quest’ultimo grandissimo marchigiano anch’esso, che per il grande successo ottenuto, venne scritturato per la versione televisiva dell’Opera, dall’ allora nascente RAI TV ITALIANA, che la mandò in onda tra le sue prime trasmissioni come una chicca nel 54. Lo stesso anno fu chiamato alla Scala per inaugurare la stagione con la Vestale accanto al soprano Maria Callas, e per i trionfi riscontrati divenne il Tenore ufficiale della Scala, che inaugurò sempre trionfando con Opere come Vastale, Poliuto, Cavalleria Rusticana, Trovatore, Turandot, per ben 6 stagioni sino al 1964, che costituisce un vero Guinness World Record. Sin dal 1954 dopo il trionfo della Vestale, tutti i maggiori teatri Mondiali lo reclamavano, compreso il Mteropolitan di New York che era in concorrenza con la Scala, nel quale si recò nel 1961 per inaugurare la stagione con il Trovatore per commemorare il 60° di Giuseppe Verdi e per rappresentare l’Italia per la commemorazione del Centenario della sua Unità, cantando alla Casa Bianca dinnanzi al Presidente J. F. Kennedy.



Dal 1961 con la sua presenza al Metropolitan di New York ne divenne il tenore ufficiale, inaugurando ben 13 stagioni consecutive, e dal 1964 dopo ulteriori 10 rappresentazioni di Turandot alla Scala ( Opera nella quale si esibì dal 1958 per ben 23 trionfali rappresentazioni scaligere complessive ) ne pretese l’esclusiva rispetto alla Scala , guadagnandosi l’appellativo di “Mister Sold Out” ed anche questo numero di inaugurazioni del Met , costituiscono un World Guinness Record. Contemporaneamente dal 1955 inaugurò 10 volte l’Arena di Verona ed altri Tempi della Lirica diverse volte come l’Opera di Roma, Terme di Caracalla, il San Carlo di Napoli, il Teatro Regio di Parma, quello di Torino, il Massimo di Palermo, Arena Sferisterio di Macerata ( 3 volte 70, Turandot, 71, Bohème, 74 Carmen ecc…. oltre ai maggiori teatri delle capitali Europee, Parigi, Londra, Vienna, Salisburgo, Berlino, Belgrado, sempre trionfando , sin dai primi anni cantò pochissime volte in teatri di periferia. Nelle Marche cantò Tosca nel 53 con Maria Caniglia al Teatro dell’Aquila di Fermo, Carmen e Trovatore al Palazzo dello Sport di Pesaro, e come già ricordato, allo Sferisterio di Macerata tre Opere per svariate repliche con cast eccezionali, non poté mai esibirsi nella sua amata Ancona, in quanto non esisteva ancora il Teatro Lirico delle Muse, e tra l’altro non è mai stato invitato a cantarvi, quando è stato chiamato o invitato ufficialmente per qualsiasi tipo di celebrazione è stato sempre presente!



Questi sono solo brevi cenni sul curriculum artistico delle irripetibili ed irraggiungibili performances del nostro amatissimo Franco Corelli, che deve rappresentare un vanto per l’intera collettività anconetana, marchigiana ed Italiana, che per quanto si potrà fare, non sarà mai ricompensato abbastanza per il lustro profuso. Del quale tra l’altro la nostra città, si potrebbe fregiare, quale valore aggiunto, al fine di ottenere un vantaggio sulla propria immagine nel Mondo, e per sempre.
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