Un mese e mezzo fa, il legale ha scritto al responsabile dello studio Giunti srl, per metterlo al corrente sugli sviluppi più recenti: «Con riferimento alle pratiche da me seguite – ha esordito il civilista di Fano – sono a riferirti, ovviamente in modo sintetico, il loro stato. Per quanto riguarda i Democratici di sinistra, abbiamo fatto il pignoramento, notificato l'1 ottobre 2015, e tutti gli atti successivi. Il giudice dell'esecuzione, con decreto del 14 gennaio 2016, ha nominato quale delegato alla vendita l'avvocato Massimo Terenzi, fissato l'udienza per disporre la vendita al 7 aprile 2016 e scelto come Ctu l'architetto Francesco Gennari. Ti invito a concordare direttamente con lui le modalità di pagamento».
Il buco supererebbe i 10mila euro. «Fano e le Marche sono state sempre zone rosse, adesso i costi ricadranno su di noi», ha riferito un inquilino. L'avvocato Roberto Zeppa e l'amministratore del condominio, Andrea Giunti, non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione al telefono, ma fonti bene informate sostengono che la morosità sarebbe lievitata per via delle spese legali. Un debito che, nel corso del tempo e a dispetto di numerosi solleciti, non è mai stato coperto. Sull'ingresso della sede, negli ultimi anni, campeggiava il simbolo del Partito democratico.
«Siamo davvero rammaricati, ci spiace per l'amministratore e i condomini. Non so quando, ma salderemo il conto, si tratta di una cifra irrisoria», ha detto il segretario amministrativo del Pd di Fano, Enrico Nicolelli. Quella di via Puccini è stata la sede di partito per ben 13 anni, ora il luogo di ritrovo dei tesserati è in via Nolfi.
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