Fano, carbonella nel braciere per scaldarsi: tre intossicati

Fano, carbonella nel braciere per scaldarsi: tre intossicati
1 Minuto di Lettura
Domenica 14 Febbraio 2016, 21:41
FANO (Pesaro e Urbino) - Tre intossicati per evitare il freddo della notte. È successo sabato sera in un’abitazione di Ponte Sasso, a sud di Fano, dove tre familiari - marito e moglie di 52 e 34 anni, più il fratello di lei, di 47 anni - hanno rischiato di morire avvelenati dal monossido di carbonio dopo aver deciso di accendere un braciere.
Hanno così messo della carbonella in una pentola per potersi riscaldare. Volevano risparmiare sul riscaldamento e pertanto hanno tentato un metodo artigianale poco ortodosso. Per quanto il braciere fosse piccolo l’aria ha iniziato a consumarsi e la casa riempirsi di monossido di carbonio. Finchè il fratello della donna tre ha iniziato a sentire che gli mancava l’aria, aveva mal di testa e ha dato l’allarme al 118. Sul posto, nella prima mattinata di ieri, sono intervenuti subito i sanitari che hanno riscontrato un’intossicazione da monossido di carbonio per tutti e tre. Li hanno portati all’ospedale Santa Croce di Fano dove sono stati ricoverati e trasferiti per le cure del caso alla camera iperbarica per ripristinare i livelli di ossigeno. I tre non sono in pericolo di vita e si sono ripresi durante la giornata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA